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martedì 1 settembre 2015

A Sud del Sud - il Sud visto da sotto (256)

Giuseppe Leuzzi

Si mobilitano le tv, il governo, gli studiosi, con molti lamenti e deprecazioni, e poi per l’alluvione  di Rossano – la “bomba d’acqua” – si stanziano 3,9 milioni. Cioè, con i ritardi topici della P,A,, niente, Il Sud serve solo ad essere agitato contro se stesso.

Da Faulkner a O’Connor, la letteratura del Sud degli Stati Uniti (Caldwell, McCullers, Tennessee Williams) si connota per la violenza “gratuita” (improvvisa), per il bizzarro, per il grottesco. Dunque, è una questione di paralleli: il Sud degli Usa parte dalla Georgia, che non è molto più a Sud di Napoli.

Con una differenza, però: il biblismo degli Usa, anche al Sud, anzi specialmente al Sud. La Bibbia è la radice del realismo della letteratura del Sud, secondo Flannery O’Connor: “Il genio ebraico nel rendere concreto l’assoluto ha condizionato il modo di vedere  le cose della gente del Sud,. È questa una delle ragioni per cui il Sud è terra di racconti.


Quando la scrittrice tenne una conferenza all’università di Notre Dame, nell’Indiana, la sala era strapiena - “sono dovuti andare a prendere altre sedie”: “È saltato fuori che ero l’oggetto di tanta curiosità per essere una scrittrice della «degenerazione del Sud»”. Anche negli Stati Uniti il Sud è quello che ha perso la guerra. 

Si processa a Gioia Tauro Alfonso Annunziata, titolare del centro commerciale omonimo, posto sotto sequestro, per associazione a delinquere di stampo mafioso, con le locali cosche dei Piromalli. Trent’anni fa il primo centro Annunziata fini bruciato subito dopo l’apertura. L’incendio era doloso ma non ci furono colpevoli. Poi Annunziata ricostruì su un terreno di Pìromalli, secondo gli inquirenti, affidando i lavori edilizi a imprese dei Piromalli, e oggi il colpevole è lui. L’unico.

Il pentito è spesso un vendicativo - per esempio i 28 pentiti contro Giacomo Mancini vent’anni fa, poi dissolti in dibattimento. Che fa come dice un personaggio molto squalificato di Simenon, “Il grande male”, 169: “«Perché, quando l’avete accusata»”, gli chiede il giudice di una sua chiamata di correo, “«avete preteso che eravate suo complice?» Gerard sorrise, molto a suo agio: «Sennò non sarei stato creduto! Avevo sempre tempo, dopo, di ritrattare le mie dichiarazioni»”.

Sudismi\sadismi.
Col direttore napoletano, il “Corriere della sera” non perde giorno per sprezzare il Sud. O, in mancanza, il Mediterraneo: la Grecia, Malta, la Turchia, perfino Costantinopoli. È l’odio-di-sé, o il tributo da pagare a Milano? Milano si servirebbe meglio, in linea d massima, con informazioni vere. Ma è evidente che preferisce sentirsi superiore, anche se di niente.

“Il sogno dei Casamonica: controllare Gioia Tauro”, il porto. Questa il “Corriere della sera” se l’è fatta sfuggire, ma le “Cronache del Garantista- Calabria” no. Garantista di che?
I Casamonica naturalmente volevano il porto insieme alle cosche dei Piromalli-Mulé (Gioia Tauro) e Alvaro (Piana). Mancano i De Stefano, del gotha della ‘ndrangheta, il cui capoclan Paolo si è laureato in carcere e ora esce coi benefici del caso.
In Calabria ci sono solo due opere pubbliche importanti: il porto di Gioia Tauro e la Salerno-Reggio Calabria. Entrambe odiate e calunniate. A opera degli stessi calabresi.

La mafia dell’antimafia
Quanti mafiosi hanno consentito di non perseguire e neppure indagare i due megaprocessi contro Contrada, condanna poi annullata dalla Corte europea, e contro Andreotti? Contro Andreotti l’atto di accusa era di 120 mila pagine, ed è finito nel nulla. Sono storie che, come tutto in questo millennio senza memoria, sembrano remotissime, e invece sono di ieri, degli anni di Caselli Procuratore Capo a Palermo e poi di Grasso. General manager della Procura sempre lo stesso giudice dei due processi, Lo Forte. Un giudice già famoso perché il suo capo Rocco Chinnici, quello che salta in aria nel film “La mafia uccide solo d’estate”, lo considerava un intrigante, un maneggione democristiano. Lo Forte che ora è Procuratore Capo a Messina, e vuole diventarlo a Palermo.

In Calabria è questa estate sotto processo l’antimafia. La fondazione “Calabria etica” per avere distratto i fondi a finanziare la campagna elettorale del suo presidente. E quella del Museo della ‘ndrangheta per avere sottratto i fondi in dotazione, quasi un milione di euro – se non altro, del Museo non si è fatto nulla. Lo stesso giudice “tutto è mafia” Gratteri attacca ora l’antimafia professionale: le litanie alle scuole, le letture imposte e guidate, le innumerevoli giornate della legalità..

La riserva di potere
Renzi parla ma taglia i fondi, gli investimenti pubblici..
L’Anas sollecita si allinea, dichiarando chiuso il cantiere della Salerno-Reggio Calabria, anche se mancano una cinquantina di km. al completamento. ..
 L’Anas ha nell’autostrada Salerno-Reggio un enorme serbatoio di affari. L’unico anche, ora che le autostrade sono state privatizzate Serbatoio di appalti, ristrutturazioni, rifacimenti.
Il Sud è contento perché l’autostrada non può essere dichiarata autostrada, non avendo, seppure per poche decine di km., la corsia di emergenza..

Omertà
Correlata dalla sociologia di caserma al Sud, a un preteso sostegno delle popolazioni alla criminalità, contro la legge, è pratica costante, invece, della corruzione, e cioè, più o meno, dei gruppi al potere. Non un sentimento di popolo, di massa, etnico, ma uno degli artifici sistematici del potere. È generale, per dire, a Roma, nel sistema ora denominato Mafia Capitale, o degli appalti pubblici: che si dividono, tutti indistintamente, per fedeltà politiche e in proporzione (“manuale Cencelli”) alla loro rappresentatività, alla loro forza politica. Ai democratici quindi la fetta maggiore, ai berlusconiani o ai leghisti una minore, e così via. O la pederastia in Inghilterra – come già nella chiesa di Roma. Tutti sanno, compresi i Carabinieri, nessuno parla.

La sociologia di caserma ne fa un connotato etnico nel quadro della squalifica del Sud. Dove il crimine non  si persegue, se non per fatti eclatanti. Non si previene, e in nove casi su dieci lo si lascia impunito. Il cittadino, che ha urgenza di giustizia ma lo sa, deve solo abbozzare. La rassegnazione all’assenza di giustizia gli inquirenti chiamano poi omertà.

leuzzi@antiit.eu

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