Una
storia d’amore che non lo è, un falso detective, un falso giallo: lo scrittore
marocchino francese – purtroppo non più tradotto da qualche tempo - si diverte
col suo ispettore Alì sul tema del falso. Allora, 1993, in auge, e ancora di
moda. Sensibilissimo, quasi un profeta, a tutto ciò che Fine Millennio senza
midollo sarà e ancora è. Molta cucina, popolare e raffinata. Tra una
barzelletta e l’altra, come Berlusconi – “la sai l’ultima?” Con molto denaro in
Svizzera, in conto cifrato: “In questo mondo della libertà dei conti”. C’è
anche “un silenzio da Bundebank: abbassare la guardia e il tasso d’interesse,
neanche a parlarne”. E c’è il sospetto – “ho dovuto combattere per non
diventare sospetto ai misi stessi occhi”: “Dovunque si viva, in questa
miserabile fine del XXmo secolo, tutto è sospetto: le persone, i sentimenti, le
ideologie, le religioni, le parole. Soprattutto le parole. Senza parlare del
denaro, del nuovo rodine mondiale”.,
Un’operazione
sottile: un calco del giallo. Tutto contorni quindi, senza la “verità” supposta
sua sostanza. In deriva diretta da Sherlock Holmes, all’insegna cioè dell’inverosimiglianza.Una
decostruzione senza birignao, si diverte anche il lettore.
Drisss
Chraïbi, Una place au soleil, Points,
pp. 138 € 5,70
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