Unicredit
torna a galoppare avendo ridotto le attività austriache e tedesche sulle quali
il suo ex deus ex machina Profumo aveva puntato. Le maggiori aree di profitto
si aprono riportando in Italia molte funzioni, amministrative e decisionali, in
capo alle consociate Bank Austria e la bavarese Hvb – la seconda banca tedesca.
Grazie al nuovo regolatore unico europeo, in vigore da dieci mesi, che
standardizza le procedure. Ma di più a una revisione del provincialìsmo che
aveva spinto il gruppo italiano nelle sabbie mobili del sottogoverno in Austria
e Germania meridionale.
I ratios migliorano, grazie alla
forte compressione dei costi, e l’utile potrebbe quest’anno raddoppiare. In
dipendenza anche dalla ripresa dell’attività produttiva in Italia, dalla
domanda per investimenti e consumi
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