venerdì 4 settembre 2015

Ombre - 282

Il papa che, vestito da papa, va al Babuino a comprarsi gli occhiali, richiama irresistibile il papa di Nanni Moretti. È l’arte che inventa la realtà. Ma non era ubbia da decadenti – fumatori di hashish, fornicatori, pedicatori, garofani verdi?

Però, il papa ha fatto al Babuino un miracolo. Ha trovato comodo il parcheggio, proprio davanti all’ottico.

“Il problema è portare pace e tranquillità in Siria e in Libia”: è sereno il premier inglese Cameron sul problema immigrati. Dopo averci portato la guerra, in Siria e in Libia. Diceva Tocqueville che la forza dell’Inghilterra era la sua nobiltà, in grado di capire e aggiornarsi. Forse troppo, se fa la cinica alla Le Carrè, piena di buoni propositi falsi.

Si comprano da qualche anno molti più calciatori stranieri, e più cari, che italiani. Che è anche logico, il mondo è molto più vasto dell’Italia. Ma anche i contratti di compravendita si fanno in terra straniera, meglio a Montecarlo e alle Bahamas. Ogni anno le squadre si rinnovano così per la metà – non si rinforzano, si rinnovano: non c’è altra spiegazione.

I profughi marchiati sul braccio, nella civile repubblica Ceca. Non si può dire che l’Italia non sia in Europa. Che brutta fine, però.

Il papa chiede l’amnistia per il giubileo. La risposta del silenzio è insolitamente fragorosa tanto è compatta. Il paese del buon cuore è diventato di legno, secco.

“La prima  mossa di Dall’Orto: Rai 4 in vetrina sul satellite”. Da non credere. Clarine, corni, tamburi, la lieta novella si divulga.
Rai 4 ora è gratis. Va sul satellite in vetrina per quelli che la tv la pagano.

Ma forse Dall’Orto non ha colpa. È che ora dispensa collaborazioni e consulenze, migliaia, diecine di migliaia.

Vincenzo e Loredana Spinelli, coniugi, parenti dei Casamonica, sono condannati a due anni e mezzo di prigione per delitto di parentela. Non altro. Non è possibile ma è avvenuto a Roma. Con giudizio per una volta eccezionalmente immediato.

Una troupe della Rai ha ripreso i coniugi Spinelli di nascosto. Vincenzo se n’è accorto, ha preteso le registrazioni, le ha cancellate, e ha restituito gli apparecchi di registrazione. Senza averli danneggiati. Circostanze non negate dalla Rai. Poi dice che non si fa la lotta alla mafia.

Dopo alcune pagine sulla Grecia che trucca i conti della  crescita, il “Corriere della sera” deve registrare un dato europeo che la certifica. Lo fa cambiando cavallo, da Federico Fubini a Giuliana Ferraino. Che però confina a poche righe, in una collocazione angusta – un caso unico di “breve” firmata.

Giovani Legnini, che Renzi un anno fa mise a capo del Csm (vice-presidente) chiede la riforma della giustizia e critica il corporativismo dei giudici, arroccati sui vecchi privilegi. Subito Firenze apre un inchiesta contro Renzi. A carico di ignoti, ma si indaga – si fa sapere che si indaga - come e perché il generale dell Finanza Adinolfi ha favorito Renzi nei suoi anni di comando a Firenze, 2011-2014. Non se, ma come e quando.

Come il comandante cittadino della Finanza può aver favorito il sindaco? Per complicità massonica? Per voto di scambio? Per corruzione? Tutte le ipotesi sono aperte. Poi dice che la giustizia è politica.

Firenze indaga Renzi senza indagarlo, giusto il poco che consentirà di pubblicare telefonate e pizzini infamanti, nel silenzio di Mattarella. Un altro presidente che ha paura del Csm, dopo Scalfaro e Napolitano? È il presidente della Repubblica, in teoria, il capo dei giudici italiani.

L’incommensurabilità di quanto patito dalle minoranze perseguitate sotto le più disparate latitudini, a partire dal ricorrente iniziale boicottaggio dei negozi del gruppo eletto a capro espiatorio, porta a sottovalutare, per pudica decenza di nemmeno lontana paragonabilità, il riproporsi (pur in miniatura) di taluni di quei meccanismi generatori: come il progressivo slittamento del linguaggio e il graduale smottamento delle condotte nell’agire politico”.
Il progressivo slittamento del linguaggio è di un editorialista del “Corriere della sera”.


Il linguaggio slittato è il corsivo del giorno del “Corriere della sera” una settimana fa. Tutto pur di non criticare Salvini. A opera di Luigi Ferrarella, pure buon democrat, del vecchio spe (servizio permanente effettivo).

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