Tutto
quello che sapevate su Roma era stato detto, un secolo e passa fa. Dall’ambrosiano
Carlo Dossi, che fu espatriato alla Farnesina, le cui voluminose “Note azzurre”
Dell’Arti rilegge a questo semplice uso. Con un sensibile secondo livello, di
ironia sull’ironico ma affaccendatissimo Dossi, come a dire la casta, rimborsopoli
e mafia capitale degli eterni ritorni.
Tutto
il peggio di Roma era detto di Roma subito dopo Porta Pia. Per essere papalina,
per non essere Parigi, per lo scirocco. Ma dai romani per primi. Allora come
ora. Questo è il fondo non detto delle “Note azzurre”, che la fa spesso astiose
più che divertite.
E
poi c’è un fatto. Che Roma resta la città meglio amministrata in Italia, nella
sanità, l’istruzione, la nettezza urbana, internet, e perfino nei trasporti. Fra
le città metropoli, a fronte di Milano cioè – Napoli è fuori concorso. Allora
probabilmente anche meglio di oggi.
Carlo
Dossi, Corruzioni. Le “Note azzurre”
manipolate da Giorgio Dell’Arti, Clichy, pp. 180 € 12,90
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