Continua
il suo percorso obliquo in Borsa l’As Roma senza che mai un’obiezione sia posta
dalla Consob. Dal bilancio al 30 giugno risulta che la proprietà è passata da Thomas
DiBenedetto a James Pallotta e, in parte a Richard D’Amore, per corrispettivi nominali
che nessuno dei tre è in grado di pagare. Sono dei prestanome? Di chi?
Nell’acquisto
di un calciatore, Radonjic, serbo, diciottenne, la provvigione al procuratore-mediatore
è tre volte il cartellino: l’As Roma ha pagato 3,1 milioni al mediatore e un
milione al club di provenienza del calciatore. Che peraltro è fuori rosa e
fuori squadra: era un acquisto pro forma, per pagare la provvigione?
In
ogni caso, la sproporzione c’è, evidente, e ingiustificata. Nasconde provvigioni
illecite, fondi neri, compensi illegali? Questa è l’ipotesi che l’ambiente si
fa, in buona fede, considerato che l’agente di Radonjic ha avuto un ruolo determinante
nella scelta dell’egiziano Salah di giocare nella Roma invece che nella
Fiorentina, che lo aveva cercato e avuto dal Chelsea.
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