Si sottovaluta
il bombardamento americano di Médécins sans frontières. L’aviazione americana
ha colpito l’ospedale di Kunduz di proposito e non per errore. Con due missioni
mirate. Non per crudeltà naturalmente, né per ostilità contro l’organizzazione
umanitaria, ma perché indirizzata male: l’aviazione americana è stata fuorviata
dai servizi d’informazione.
Questo è
un fato. Il perché può essere duplice. O i servizi americani sono infiltrati
dal regime di Assad. Oppure sono ricattati, da qualcuno dei tanti signori della
guerra di cui l’Occidente ha scelto di fare i combattenti per la libertà. Il
bombardamento – l’unico peraltro di cui sia avuto notizia in Siria da parte di
aerei occidentali - è una della tende conferme che gli Usa e l’Europa in Siria
sono pilotati da avventurieri e mestatori, non da combattenti per la libertà.
Un’altra
conferma è la spartizione del riscatto pagato per le volontarie italiane. Dopo
le testimonianze dei rapiti a scopo di ricatto. Quirico non parla ma il suo compagno
svizzero di prigionia è molto esplicito. Anche le due donne non parlano, ma
tutta la loro vicenda, molto anomala, andrebbe rivista.
Le forze
di resistenza sono peraltro inesistenti, benché foraggiate largamente. Il
generale americano John Allen, già comandante in Afghanistan, incaricato di
formarle si è appena dimesso polemicamente. Sono forse unicamente interessate
al bottino, soprattutto ai riscatti dei tanti occidentali rapiti. Tornare con
Assad non sarebbe la prima giravolta nel mondo mediorientale.
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