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martedì 13 ottobre 2015

Il papaleaks

È il papa che ha dato la lettera dei cardinali dissenzienti a Sandro Magister. Naturalmente non lui, uno di suoi familiari. Un altro cameriere? È improbabile, papa Bergoglio non h camerieri. Ha però una serie di consiglieri poco affidabili.
È perfino assurdo pensare il sinodo come una partita di calcio, tra “noi” e “loro”, innovatori e conservatori. Poiché tutti sono duchi e principi della stessa chiesa. Il cardinale Müller, uno dei firmatari dichiarati, lo può dire incontestato a Gian Guido Vecchi sul “Corriere della sera”: “Lo scandalo è che si renda pubblica una missiva privata del Pontefice”. Lo scandalo è perfino sfrontato, con errori voluti di traduzione o trascrizione, e un paio di firme false, per farlo montare meglio.
E così l’“ermeneutica cospirativa” che il papa argentino denunciava è la sua, del covo di Santa Marta, vecchio ostello di meretrici, seppure pentite. Dei collaboratori con i quali governa la chiesa a furia di scoop e dichiarazioni ai giornali, invece che con i vescovi – niente più passa dalla sala stampa istituzionale, del Vaticano. Un gesuita argentino era una scelta, forse, dello Spirito Santo “ut scandala eveniant”.

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