Ebook – “L’ebook non è altro che la versione digitale
del libro cartaceo. Il mestiere dell’editore non cambia, i suoi margini aumentano,
gli autori incassano di più, i lettori risparmiano, il mercato si allarga”:
Marina Berlusconi è esplicita e chiara.
Solo per
le librerie non ce n’è. Che però sono in larga maggioranza dei grandi editori:
sono vetrine, oltre che negozi.
Galileo – Quello di Brecht
è Brecht. Si ripropone quello di Brecht con una nuova lettura, in aggiunta alle
tante che a ogni rappresentazione Brecht stesso aggiungeva: opportunista o solo
fragillle? Una lettura che Brecht escludeva, anzi non prende mai in
considerazione. Galileo, quello di Brecht, è Brecht: è l’uomo di pensiero di
fronte al potere, cui non cede ma con cui
si misura. Brecht non rimprovera nulla a Galileo, che alla fine dei conti non
ha nulla da rimproverarsi, ma viveva come lo scienziato aveva vissuto: forte delle
sue convinzioni e fermo resistente, che però si misura col potere – Brecht con
quello di Stalin, con opportunismo forse più che con cecità, ma senza
fragilità, a ragion veduta.
Internet – È l’applicazione di massa della
bibliotecomania di cui indulgeva Borges. E una parodia: mai sapere fu tanto
insulso, dispersivo, inutile. Cattivo, anche molto, più che buono. Luogo di
falsificazioni difficilmente controllabili, attraverso l’immagine, la tempistica,
l’occupazione degli spazi, la “reperibilità” dei motori di ricerca.
Isabella dei Medici – La figlia prediletta del granduca
Cosimo fu assassinata dal fratello Francesco, una volta divenuto granduca, in
combutta col marito Paolo Giordano Orsini, al quale aveva dato cinque figli? La
cosa è dibattuta sul “Corriere della sera-Firenze”. Data per certa da una serie
“Le Signore de’ Medici”, in ordine alla drammaturgia dei tempi puntata sul femminicidio.
Ma con le notizie e gli argomenti di una studiosa – Eliabetta Mori, non citata
nella serie –che invece concludeva le sue lunghe ricerche con un verdetto
contrario. Tutto è femminicidio?
Italiano – È dunque una lingua veicolare, la terza più
richiesta in Europa, alla pari del francese. Se il sondaggio che lo rileva è
vero: prima viene l’inglese naturalmente (28 per cento degli intervistati), poi
lo spagnolo (18 per cento) e quindi l’italino col francese (13). Il tedesco,
pur interessando la comunità nazionale, in Germania e fuori, più forte, non
entra in classifica. Effetto della curiosità di viaggio, per turismo e non? Anche
per il patrimonio di tante forme culturali, che non si valuta.
Libro – Lo salvano gli
Usa? In ebook e cartaceo. Giuliano Vigini documenta 2,7 miliardi di libri
venduti nel 2014 nei vari formati, di cui 510 milioni in ebook: nove a testa,
un numero ragguardevole e un record. La Francia con 450 milioni è il paese
europeo dove si legge di più, ma fanno sette libri a testa.
In Italia è inutile fare il conto: i numeri vengono dati dagli
editori, e gli editori fanno promozione stabile con tirature truccate. Non c’è
autore in classifica, premiato e non, che non balzi subito oltre le 100 mila
copie – mentre l’Inghilterra documenta solo tre titoli nuovi nel 2014 sopra le
100 mila copie, tre gialli.
Maggiani – Era Grazia Cherchi, poi si è fermato. Sempre
più l’autore è il suo redattore-editore. Una volta era il suo critico.
Pasolini - Si dice il “peccato” di omosessualità, ma fu
l’incontinenza sessuale a turbarlo, fino agli ultimi istanti di vita. A
turbarlo relativamente, poiché dragò sempre in allegria. Ma da ultimo
compulsivamente , come testimonia anche “Petrolio”, e qualche senso di colpa
quando stava a Roma, nei tardivi furtivi rientri a casa, vigilata dalla mamma
Susanna. Un’alternanza che visse anche da ragazzo a Casarsa, dove si disse vittima
della “vita monotona e ossessiva della mia biografia a senso unico” scrivendo a
Gianfranco Contini.
Filippo
La Porta ne ha l’immagine di un uomo solo. Fin da quando, ragazzo, lo
incontrava nei cine d’essai solo – lo stesso, racconta, gli accadeva con Moro,
anche se a qualche poltrona di distanza c’era la scorta. È forse l’immagine più
vera - di Pasolini come di Moro: un uomo pieno di voglia di vivere, per questo
anche pedagogo generosissimo, che finisce fuori tana, a Roma, e resta solo
nella moltitudine, degli impegni, dei lavori, delle relazioni, delle stesse
amicizie.
Carlo Lucarelli e David Grieco, due dietristi, da ultimo vogliono il
suo assassinio politico. Ma opera di forze occulte? Ha molti curatori e sostenitori,
devoti, anche, ma non uno “giusto”: attende ancora un interprete.
Proust – Nella corrispondenza
è imbarazzante – diecimila pagine di lettere, ventuno volumi, di cui cinquemila
ritenute rilevanti. Specie in quelle singolarizzate perché ritenute più rilevanti,
agli amici, alle signore, Straus, Bibesco, etc. Adulatore, Piperno dice le
lettere “una specie di monumento all’ipocrisia, alla piaggeria”, falso, falso
sciocco, e quando è sincero mettendoci la mamma sempre di mezzo, le amiche della
mamma, quelle che la mamma avrebbe sicuramente apprezzato come amiche.
letterautore@antiit.eu
Nessun commento:
Posta un commento