martedì 6 ottobre 2015

Letture - 230

letterautore

Ebook – “L’ebook non è altro che la versione digitale del libro cartaceo. Il mestiere dell’editore non cambia, i suoi margini aumentano, gli autori incassano di più, i lettori risparmiano, il mercato si allarga”: Marina Berlusconi è esplicita e chiara.
Solo per le librerie non ce n’è. Che però sono in larga maggioranza dei grandi editori: sono vetrine, oltre che negozi.  

Galileo – Quello di Brecht è Brecht. Si ripropone quello di Brecht con una nuova lettura, in aggiunta alle tante che a ogni rappresentazione Brecht stesso aggiungeva: opportunista o solo fragillle? Una lettura che Brecht escludeva, anzi non prende mai in considerazione. Galileo, quello di Brecht, è Brecht: è l’uomo di pensiero di fronte al potere,  cui non cede ma con cui si misura. Brecht non rimprovera nulla a Galileo, che alla fine dei conti non ha nulla da rimproverarsi, ma viveva come lo scienziato aveva vissuto: forte delle sue convinzioni e fermo resistente, che però si misura col potere – Brecht con quello di Stalin, con opportunismo forse più che con cecità, ma senza fragilità, a ragion veduta.

Internet – È l’applicazione di massa della bibliotecomania di cui indulgeva Borges. E una parodia: mai sapere fu tanto insulso, dispersivo, inutile. Cattivo, anche molto, più che buono. Luogo di falsificazioni difficilmente controllabili, attraverso l’immagine, la tempistica, l’occupazione degli spazi, la “reperibilità” dei motori di ricerca.

Isabella dei Medici – La figlia prediletta del granduca Cosimo fu assassinata dal fratello Francesco, una volta divenuto granduca, in combutta col marito Paolo Giordano Orsini, al quale aveva dato cinque figli? La cosa è dibattuta sul “Corriere della sera-Firenze”. Data per certa da una serie “Le Signore de’ Medici”, in ordine alla drammaturgia dei tempi puntata sul femminicidio. Ma con le notizie e gli argomenti di una studiosa – Eliabetta Mori, non citata nella serie –che invece concludeva le sue lunghe ricerche con un verdetto contrario. Tutto è femminicidio?

Italiano – È dunque una lingua veicolare, la terza più richiesta in Europa, alla pari del francese. Se il sondaggio che lo rileva è vero: prima viene l’inglese naturalmente (28 per cento degli intervistati), poi lo spagnolo (18 per cento) e quindi l’italino col francese (13). Il tedesco, pur interessando la comunità nazionale, in Germania e fuori, più forte, non entra in classifica. Effetto della curiosità di viaggio, per turismo e non? Anche per il patrimonio di tante forme culturali, che non si valuta.

Libro – Lo salvano gli Usa? In ebook e cartaceo. Giuliano Vigini documenta 2,7 miliardi di libri venduti nel 2014 nei vari formati, di cui 510 milioni in ebook: nove a testa, un numero ragguardevole e un record. La Francia con 450 milioni è il paese europeo dove si legge di più, ma fanno sette libri a testa.
In Italia è inutile fare il conto: i numeri vengono dati dagli editori, e gli editori fanno promozione stabile con tirature truccate. Non c’è autore in classifica, premiato e non, che non balzi subito oltre le 100 mila copie – mentre l’Inghilterra documenta solo tre titoli nuovi nel 2014 sopra le 100 mila copie, tre gialli.

Maggiani – Era Grazia Cherchi, poi si è fermato. Sempre più l’autore è il suo redattore-editore. Una volta era il suo critico.

Pasolini - Si dice il “peccato” di omosessualità, ma fu l’incontinenza sessuale a turbarlo, fino agli ultimi istanti di vita. A turbarlo relativamente, poiché dragò sempre in allegria. Ma da ultimo compulsivamente , come testimonia anche “Petrolio”, e qualche senso di colpa quando stava a Roma, nei tardivi furtivi rientri a casa, vigilata dalla mamma Susanna. Un’alternanza che visse anche da ragazzo a Casarsa, dove si disse vittima della “vita monotona e ossessiva della mia biografia a senso unico” scrivendo a Gianfranco Contini.

Filippo La Porta ne ha l’immagine di un uomo solo. Fin da quando, ragazzo, lo incontrava nei cine d’essai solo – lo stesso, racconta, gli accadeva con Moro, anche se a qualche poltrona di distanza c’era la scorta. È forse l’immagine più vera - di Pasolini come di Moro: un uomo pieno di voglia di vivere, per questo anche pedagogo generosissimo, che finisce fuori tana, a Roma, e resta solo nella moltitudine, degli impegni, dei lavori, delle relazioni, delle stesse amicizie.

Carlo Lucarelli e David Grieco, due dietristi, da ultimo vogliono il suo assassinio politico. Ma opera di forze occulte? Ha molti curatori e sostenitori, devoti, anche, ma non uno “giusto”: attende ancora un interprete.


Proust – Nella corrispondenza è imbarazzante – diecimila pagine di lettere, ventuno volumi, di cui cinquemila ritenute rilevanti. Specie in quelle singolarizzate perché ritenute più rilevanti, agli amici, alle signore, Straus, Bibesco, etc. Adulatore, Piperno dice le lettere “una specie di monumento all’ipocrisia, alla piaggeria”, falso, falso sciocco, e quando è sincero mettendoci la mamma sempre di mezzo, le amiche della mamma, quelle che la mamma avrebbe sicuramente apprezzato come amiche.

letterautore@antiit.eu 

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