Si apre
il sinodo dei vescovi sulla famiglia, voluto dal papa per aggiornare la chiesa
alle “nuove realtà”, e monsignor Charamsa, bello e telegenico, si prende la scena proclamando la santità
gay, con mega intervista al “Corriere della sera” e allocuzioni alla prima
assemblea internazionale dei cattolici gay. Che si tiene a Roma. I gesuiti, che
vogliono abbracciare tutto, a volte sono abbracciati.
Il precedente sinodo, sempre sulla famgilia, era stato aperto a Roma unno fa mentre il Campidoglio celebrava con un festa le prime nozze gay - la trascrizione. Quella volta a opera del sindaco Marino, che però anche lui si vuole buon cattolico, praticante.
“Se una persona è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarla”, aveva appena detto il papa gesuita. E monsignor Charamsa, che non è gesuita ma è teologo dell’ex Sant’Uffizio, guardiano della fede, lo ha preso in parola.
Il precedente sinodo, sempre sulla famgilia, era stato aperto a Roma unno fa mentre il Campidoglio celebrava con un festa le prime nozze gay - la trascrizione. Quella volta a opera del sindaco Marino, che però anche lui si vuole buon cattolico, praticante.
“Se una persona è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarla”, aveva appena detto il papa gesuita. E monsignor Charamsa, che non è gesuita ma è teologo dell’ex Sant’Uffizio, guardiano della fede, lo ha preso in parola.
Weidmann lo fa anche contro la
tradizione, che vuole i banchieri centrali riservati. Senza mai una critica
della Banca d’Italia alla Germania, nemmeno in risposta a Weidmann. Questo è un buon segno, di una sorta di perfezione tedesca?
Oppure un segno di pavidità?
Putin non vuole entrare, parlando con
Alan Friedman nel libro in uscita “Mhy Way”, nei guai giudiziari di Berlusconi.
Però, “vorrei sottolineare una cosa”, dice: “ Se la memoria non mi inganna,
Berlusconi ha cominciato a fare politica nel 1994…. Prima di allora aveva fatto
l’imprenditore per più di trent’anni e non aveva mai avuto alcun problema di
ordine giudiziario. Appena ha cominciato a fare politica, nel giro di tre anni
è stato oggetto di una trentina di procedimenti penali” – e di 5-600 ispezioni
della Guardia di Finanza. Questo Putin sa proprio tutto?
Tg a ruota libera, tre e quattro pagine
dei giornali, con titoloni in prima, per un gesto volgare del senatore Barani in
aula nei confronti di una senatrice di Grillo. Siamo già tutti sul carro di
Grillo? Autore di sceneggiate ben più degradanti di quella di Barani, anche
dentro il Parlamento.
Sul primo numero dell’“Espresso”, 2 ottobre
1955, Domenico Peretti-Griva lamentava che 30 mila avvocati erano troppi. Oggi
sono 223 mila.
Nel primo numero dell’ “Espresso” si
parla anche del professionismo nel calcio. Manlio Cancogni propende per il no:
“Professionismo nel mondo calcistico. Tutti ne parlano nessuno lo vuole”. I
calciatori però sì. E i procuratori no? E i dirigenti del calcio? Compresi i
presidenti?
Renzi va avanti con la riforma della
costituzione a colpi di maggioranza semplice. Che i suoi avversari interni al
Pd gli rimproverano ricordando che questa fu la pratica di Berlusconi quindici
anni fa. Mentre fu fatta dall’Ulivo, progenitore del Pd.
Buzzi ha dato ad Alemanno 125 mila euro,
forse, in quattro anni, indirettamente (fondazioni, associazioni) ), e quindi Alemanno è suo “complice”, “corrotto”. Lo
steso Buzzi ha dato a Marino 50 mila euro, con certezza, direttamente, in apposito incontro,
e niente. La giustizia dei siciliani a Roma, Ielo,
Prestipino, Pignatone, e il palermitano d’acquisto Tescaroli, sa il fatto suo. Mafia a Roma?
Cinque anni di processo a Sgarbi, tra
assoluzioni e condanne, fino alla Cassazione e ritorno, perché ha criticato le
panchine in piazza Santa Croce a Firenze, con condanna finale: deve pagare 600
euro all’architetto progettista.
Il giudice preliminare aveva mandato
tutti a casa, ma la Procura di Firenze si è sovrapposta al querelante e ha ottenuto
la serie dei processi ora conclusi. Poi dice che i giudici non lavorano.
Il petrolio è sceso da 100 a 40 dollari
a barile, la luce e il gas aumentano del 3-4 per cento. Paghiamo per questo una
costosa Autorità dell’Energia, che dovrebbe monitorare i comportamenti
monopolistici dei gruppi di settore.
Renzi e il Ponte sullo Stretto: “Voglio
vedere se si può fare”. Cioè spendere altri 200 milioni, in aggiunta ai
200 già spesi, per ingegneri, architetti, periti e consulenti vari. Nessun provvedimento
è passato così liscio al governo.
Si moltiplicano i ministri tedeschi che
hanno copiato la tesi di laurea. Fanno
come la Volkswagern, tanto la Germania è al di sopra di ogni sospetto. E poi, come
non invidiare la voglia di cultura, di una laurea?
“Mahagonny o Roma desolata”: il teatro
dell’Opera chiude la stagione martedì con Brecht “in controluce alla difficile
situazione che sta attraversando Roma”, scrive il “Corriere della sera”. Che è
difficile invece per Marino, la città sta benissimo. Ma c’è sempre bisogno di
un falso scopo.
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