La
nuova strategia Nato si basa sulla trasformazione dell’organizzazione, dalla “difesa
collettiva” alla “sicurezza collettiva”. Per implementarla l’Alleanza lanciava
due programmi di cooperazione: il Partenariato Mediterraneo (Pmo) e l’Iniziativa
di cooperazione di Istanbul (Ici). A effetto zero.
Il
Nuovo Concetto Strategico seguiva questo preambolo: “Gli Alleati intendono
mantenere relazioni pacifiche e non conflittuali con i paesi a Sud del Mediterraneo
e in Medio Oriente. La stabilità e la pace in quella zona periferica dell’Europa
sono in effetti importanti per la sicurezza dell’Alleanza, come ha mostrato la
guerra del Golfo nel 1991. Questo è tanto più vero se si considera lo sviluppo
dei potenziali militari e la proliferazione delle tecnologie d’armamento nella
regione, a partire dalla quale armi di distruzione massiccia e missili
balistici potrebbero raggiungere i territori di alcuni Stati membri dell’Alleanza”.
Salvo precipitarsi a creare questi arsenali.
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