giovedì 5 novembre 2015

La camorra a Roma

Mentre si processa Mafia capitale, la piccola corruzione del “generone romano”, dipendenti pubblici e piccoli affaristi, la camorra ha occupato Roma. Distesamente, permanente. Chiunque la vede all’opera nel suo mercatino rionale: forniture obbligate, sovrapprezzi, vero e proprio pizzo (protezione). Anche nel centro città è all’opera, tramite gli affitti, l’usura e la protezione. I centri commerciali pullulano di “napoletani” d’importazione.
Tutti lo sanno, ma niente si fa. L’apparato repressivo è concentrato sulla pubblica amministrazione: prima la corruzione spicciola, ora i cartellini.
La prevenzione e la punizione del crimine è per forza di cose limitata. Ma non ci sono delle priorità se non la visibilità mediatica. Piuttosto che i brutti ceffi camorristi, mafiosi nel vero senso del codice, impiegati e sottopancia politici. La camorra ringrazia – fra un anno o due prefetti e procuratori potranno dire impossibile sradicarla. È qui tutta la storia del crimine organizzato in Italia.  

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