Il
potere dell’Ego, dell’anima. Come ricostituirlo, come mantenerlo. Perlustrando
le vie della coscienza, desusete. Anche un manuale del perfetto Ego, “il solo Potere che ci muove sul Sentiero
della Perfezione”. Dell’Ego nn come egoismo ma come coscienza di sé. Perché viviamo nell’ignoranza: ”L’ultima
cosa che l’uomo scopre è se stesso”. Van der Leeuw procede così, per
constatazioni semplici, rassicuranti.
Johannes
Jacobus van der Leeuw fu invece personaggio complesso. Discepolo di
Krishnamurti, teosofo e gnostico, di una famiglia di sociooligi delle religioni
e teologi, studioso riconosciuto dell’occulto, in Olanda e in Africa, fondatore
di una Chiesa Liberale Cattolica in Australia, morto a quarant’anni nel 1934 cadendo
con l’aereo che pilotava in Tanganyika. Nell’ultimo anno di vita aveva fatto
analisi a Vienna con Freud, che lo teneva in grande considerazione. Ma scrive chiaro,
didattico, con intenti formativi.
“L’uomo è essenzialmente divino”. Ma non
poteva stare nel Paradiso terrestre: “Il mondo divino, che è la vera patria
dell’Ego, è un mondo nel quale non vi è distinzione tra Io e il non Io”, ogni
aprte condividendo “la coscienza universale del tutto”. L’uomo doveva
materializzarsi: la coscienza di sé, la conoscenza, necessaria all’Ego, non era
di quel mondo, va acquistata con l’immersione nel mondo fisico, in quello delle
emozioni e in quello mentale. L’esito è problematico: “L’epilogo di questo
lungo esilio è la redenzione o rigenerazione, che ha luogo quando l’anima
riacquista la consapevolezza della propria divinità, e Cristo nasce nel cuore
dell’uomo”. Questa “incarnazione”, dunque, a che scopo? È la vita.
Il
presupposto è che gioie e dolori vengono col “risveglio dell’anima”. Il “risveglio”
è la coscienza di una divisione, tra un io divino e la natura animale. Questo è
stato detto bene da san Paolo, benissimo da sant’Agostino, è il tema di Goethe,
ed è la “dialettica” dell’occultismo, dell’analisi del profondo junghiana, edella
gnosi.
Un
manualeto di bonaria analisi. Caritatevole e non perfida, ricostruttiva e non
dissolutiva – quella che invece il paziente tiene alla catena della colpa: incesto,
assassinio, narcisismo, inadeguatezza. Il mtodo è pure semplice: liberare l’Ego
al di sopra dei tre corpi, eterico, astrale, fisico.
Johannes Jacobus
van der Leeuw, Dei in esilio, Marco
Valerio, pp. 80 € 6
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