Curioso di
tutto, sottile, arguto, Lévi-Sruass novantenne, in questi scritti degli anni
1990, spiega che l’altrove è meglio
del qui, può esserlo: più
intelligente, acuto, realista. Nell’istituzione familiare, nell’istituto della
procreazione, nella cura di sé, nella perizia manifatturiera, nell’immaginazione
e le fughe dell’anima, in ogni cosa. Ma con un ghgino, beffardo più che
sovversivo: l’altrove è segnato da ri-creatore – l’etnologo – all’insegna della
permanenza (insomma, la tradizione), mentre il qui deve disintegrarsi. Insostenibile
e anche sbagliato – lo sguardo dell’antropologo non può alzarsi sopra la
diversità, la catalogazione della diversità. Ma quanto acume!
La materità e la
paternità sono regolamentari più che biologiche, “Escissione, procreazione
assistita”, nel 1989, prima ancora che la questione si ponesse: “Il conflitto
tra parentela biologica e parentela sociale, che da noi rappresenta un problema
per i giuristi e i moralisti, non esiste nelle società studiate dagli
etnologi”. L’etnologo “ricorda che anche le pratiche e le rivendicazioni più
traumatiche per l’opinione pubblica – procreazione assistita permessa alle
vergini, alle nubili, alle vedove o alle coppie omosessuali – hanno un
equivalente in altre società che non mostrano di soffrirne”.
Il cannibalismo
“non esiste”, alla romana – ma è come la peste di Manzoni? L’animalismo, non vi
si può sottrarre, la filosofia fa male a non aggiornarsi. Ultimo lettore di Auguste
Comte, che esuma a lungo, animalista in anticipo – e le sue bizzarre utopie che
vedevano l’Italia protagonista del futuro migliore, per lingua, arte, capacità
politica (sic). Lettore anche di Vico, di cui esuma persuasivamente la teoria
dei corsi e ricorsi.
Con una
presentazione di Marino Niola, sul pensiero di Lévi-Strauss, la prefazione del
curatore, Maurice Olender, e un breve intervista di Bernardo Valli. Sono i sedici
articoli che Lévi-Strauss scrisse per “Repubblica”, su sollecitazione di Pietro
Citati e Eugenio Scalfari, tra il l’agosto 1989 e marzo del 2000, a una cadenza
quasi annuale.
Claude
Lévi-Strauss, Siamo tutti cannibali,
Il Mulino, pp. XXVIII + 171 € 14
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