Il
figlio di Erdogan che tratta il petrolio dell’Is non è male. Anche il genero
ministro dell’Energia. E il terrorismo di Stato? Non c’è altro modo di pensare
le stragi impunite in manifestazioni superprotette, vittime sempre non casuali:
i curdi. E gli arresti di giornalisti, gli assalti di polizia a giornali e tv?
E provocare la Russia a una guerra?
Non
sono fatti ordinari, di una democrazia, sia pure soggetta a tensioni. Sono
fatti straordinari. E tuttavia non si legge una sola critica dell’uomo che ha
portato la Turchia a questo punto. Che anzi resta l’interlocutore dell’Europa
per un ordinato ingresso della Turchia nell’Unione. Oggi a Bruxelles la Ue darà a Erdogan qualcosa per gli immigrati in cambio di qualcosa per i dirititti umani....
Da
che discende la potenza di quest’uomo?
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