Depurata dall’effetto “diversivo”, da banche, cioè, conflitti d’interesse, mozioni di sfiducia, risparmiatori truffati, l’offensiva
di Renzi contro Bruxelles lascerà il segno. Non sulla Germania, che vive in
isolamento. Né su Merkel, che magari la farà propria – fa tutto proprio, è una
spugna. Ma sulla Commissione, sui commissari, sui loro direttori generali e in
generale su “Bruxelles”. Una spericolata e autoimmune burocrazia, al di sopra
di ogni sospetto. Che decide con questa scala di priorità: prima la Germania, gli
interessi tedeschi, poi l’Olanda col Lussemburgo, poi la Francia, poi tutti gi
altri.
Va avanti a ruota libera la Ue di Juncker
ruota di scorta di Angela Merkel. Senza pudori.
La vicenda di Nord Stream merita un trattamento a parte. Il raddoppio
del gasdotto germanico supplisce in pratica il fallimento del gasdotto
mediterraneo verso la Grecia e l’Italia, attraverso la Bulgaria. La Bulgaria ha
detto no improvvisamente a un progetto che si portava avanti da un decennio.
Ufficialmente per ottemperare alle sanzioni contro la Russia, ma a costi
gravosissimi. La Bulgaria si priva dei diritti miliardari di transito e delle
forniture privilegiate di gas, e si espone a costose azioni risarcitorie per
gli investimenti già effettuati, dalla Russia e anche dall’Eni. In cambio di
che? Da parte di chi?
E qual è il problema con gli immigrati?
Che l’Italia e la Grecia non prendono abbastanza impronte digitali. Che forse è
vero forse no, ma cozza con altri dati invece certi. Che Ungheria e Croazia non
prendono le impronte, non ne hanno nemmeno la struttura. O che gli accordi per
la ripartizione in quote degli arrivi dal Mediterraneo sono disattesi da tutti.
E gli immigrati non sono pochi. Sono già arrivati quest’anno 868 mila
clandestini via Mediterraneo, di cui 721 mila in Grecia, 143 mila in Italia (con
tremila morti). Angela Merkel ha deciso che invece vuole privilegiare la
Turchia, per questioni di business, e allora ha convocato una Ue ristretta per
finanziare i profughi e gli immigrati in Turchia. Con tre miliardi, cifra
inverosimile. Di cui l’Italia, senza averlo deciso, dovrà sborsare una quota - non molto meno degli aiuti che riceve dalla Ue per il salvataggio e la prima accoglienza dei clandestini.
Sembra un vaudeville, ma è l’Europa allo
stato attuale. Anche le sanzioni contro la Russia, che Merkel impone a ogni
scadenza, poi le viola senza danno.
Cosa succederà è però anche chiaro.
Merkel dirà che Renzi ha ragione – è il suo metodo. E continuerà a comandare.
La responsabilità di questa Europa è
d’altra parte italiana. Ci si può sottrarre ai diktat di Bruxelles, è prassi
normale. Non più su quelli monetari, per la trappola euro, della moneta unica
vincolante (ma anche su questo la Germania ci è riuscita, con la Francia), ma per il resto sì. “Procedure” miliardarie d’infrazione, per
esempio ai tempi di Monti commissario Ue, contro la Germania, sono state
disattese senza danno. La responsabilità è dei governi italiani: delle sue
rappresentanze a Bruxelles, dei suoi ministeri. Della teoria e pratica del famoso
vincolo europeo o esterno, del farsi fare le cose, come scolari dalla maestra. La pratica è eminentemente democristiana. E allora Renzi? Forse Renzi è un democristiano diverso. Parla infatti con i socialisti e non con l’amica Merkel – oppure no?
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