domenica 20 dicembre 2015

L’Europa al di sotto di ogni sospetto

Muoiono bambini al largo di Bodrum per traversate che nessuno ostacola, in un paese, la Turchia, dove c’è sempre un poliziotto accanto a voi: ogni profugo che se ne va è benvenuto.
Muoiono per una traversata di 5-6 miglia, per la quale i genitori devono pagare 1.500 dollari: vengono annegati? Il ricordo emerge insistente del doganiere greco che sconsigliava la traversata inversa: “Bodrum non è Alicarnasso. Bodrum vuole dire prigione”.
Per l’emergenza profughi in Turchia il governo tedesco ha imposto alla Ue un aiuto subito di tre miliardi di euro, cui ogni paese dovrà contribuire. Per annegarli meglio?
La Turchia lamenta un milione di profughi siriani alla frontiera. Il Libano, superficie un ottantesimo della Turchia, popolazione un ventesimo, ne ha due milioni. Ma al governo tedesco il Libano non interessa e quindi l’Europa non lo sa. Neanche al papa il Libano e i suoi profughi interessano molto.

Dice Visco sereno, il governatore della Banca d’Italia, a Fabio Bogo di “Repubblica: “Tra il 2008 e il 2014 il sostegno pubblico al settore finanziario nell’area dell’euro è costato in media il 5 per cento del pil. L’Italia è l’unico paese ad aver registrato un marginale guadagno dagli interventi”.
Tradotto: l’intervento a favore delle banche è costato quasi mille miliardi, cifra strabiliante. L’Italia è stata l’unico paese virtuoso. Ma allora: quando si è trattato di spendere pochi spicci, privati e non pubblici, per evitare il fallimento delle quattro banche locali del centro Italia, come mai l’Europa si è fatta arcigna? Visco ne ha paura? Di Schulz, Juncker, personaggi così, di Vesterhagen, Hill? Una settimana dopo che la Germania aveva salvato la banca di Amburgo, azionisti compresi, con tre miliardi di euro pubblici. Che la Ue ha avallato come non aiuti di Stato.

Chi è Hill, Lord Hill, barone di Oareford? Un signore inglese che voleva le quattro banche fallite – un disastro. È questo signore un mentecatto? È il solito inglese con la puzza al naso, uno dei tanti baroni che Londra manda volentieri a Bruxelles? No, è il commissario Ue ai Servizi finanziari. A favore di chi? E chi è Vestagen, o Vesterhagen, non ne sappiamo neppure il nome?

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