sabato 12 dicembre 2015

Recessione – 44

Ancora brutte notizie:
Il pil rallenta, la crescita sarà dello 0,7 e non dello 0,9 per cento – poi l’Istat ha detto dello 0,8, ma con tendenza allo 0,7.

Dal 2012 al 2014 il calo del reddito familiare, nell’indagine della Banca d’Italia, è stato dello 0,2 per cento. Minimo, ma ancora attivo. Anche per il 2015 il reddito familiare del campione, 8 mila famiglie, subisce un’erosione. 

Ma il reddito reale è diminuito molto di più, come ognuno può constatare, sia lavoratore o pensionato o redditiero. Seppure in un equiibrio dei prezzi detto di deflazione. Tra il 2006 e il 212 la caduta del reddito familiare è calcolata da Banca dItalia al 15 per cento

Continua ad aumentare la quota di individui “a basso reddito”  - a fine 2014 al 22,3 per cento. Sono in questa categoria le persone con un reddito inferiore a 800 euro al mese.

Vanno meglio i pensionati-pensionabili, peggio i giovani: “In termini reali, la ricchezza media delle famiglie con capofamiglia tra i 18 e i 34 anni è meno della metà di quella registrata nel 1995”, vent’anni fa. “Mentre quella con capofamiglia di almeno 65 anni è aumentata di circa il 60 per cento”. Ma in riduzione anch’essa nell’ultimo quinquennio.

Si moltiplicano a Roma le piazze vuote, quella aperte dall’ex sindaco Marino nella sua forse ingenua ecologia – si sgombrano le piazze delle macchine per aprirle in al commercio.  Bar, ristoranti e atri esercii non le occupano, gli affari sono in netto calo.

Ma quelli dei call center che chiamano due e tre volte al giorno per conto di Telecom sono occupati o disoccupati?

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