lunedì 28 dicembre 2015

Renzi, Milano, la Germania, e il paese di merda

Non c’è dubbio che l’Italia debba andare con la Germania, con la quale ha il rapporto economico più stretto, e quasi una simbiosi, oltre alla vicinanza politica. Lo potrebbe anche agevolmente: la Germania è governata dai cristiano-democratici, l’Italia dal partito Democratico, ma è un Pd da qualche tempo molto democristiano. All’Italia per di più converrebbe: seguire l’esempio tedesco su come si fa politica in Europa e attraverso l’Europa. Ma ecco che Renzi attacca la Germania. Mentre il “Corriere della sera”, sostenitore di Renzi, e un po’ anche del mangiatedeschi Salvini, si professa tedescofilo. Filotedesco a priori, anche nelle cose che la Germania non fa bene, o fa male.
Federico Fubini ha gratificato i lettori l’altra settimana con una serie di interviste a tedeschi non illustri sulle cose italiane e europee, quasi autorità cadute dal cielo. Questa settimana la galleria del “famolo tedesco” la apre Danilo Taino. Che santifica invece le banche, quelle tedesche.
Non è vero che il governo tedesco ha aiutato le sue banche per 270 miliardi (duecentosettanta miliardi…). No, le ha aiutate per 144 miliardi: 64 per ricapitalizzazioni, 80 per asset relief, per liberare le banche dai crediti incagliati. Che non è poco come sembra, è il 5, 3 per cento del pil, calcola lo stesso Taino – uno sproposito.
L’Italia ha aiutato le banche solo per 7,5 miliardi - che poi si è fatti restituire, ma sorvoliamo. Ma si è limitata, insinua Taino, solo “per vincoli di bilancio”, cioè perché non aveva i soldi. Non perché Bruxelles lo impedì, e lo impedisce. E comunque, conclude Taino, non ci sono paragoni: le fidejussioni a favore delle banche, che erano salite fino a 140 miliardi in Germania, e a 86 in Italia, sono ridotte a 3 in Germania, mentre restano a 82 in Italia. Ci sono effetti, a Milano o al “Corriere della sera”, senza causa. Senza contare che l’Italia non ha potuto fare asset relief nemmeno per 80 milioni.
Renzi, ricapitolando, ha conquistato “Milano”, che il “Corriere della sera” esprime e rappresenta, che gli dedica ogni giorno numerosi robusti pistolotti. Glieli dedica anche alla campagna prenatalizia contro la Germania. Ma incensando ogni giorno la Germania più monopolista e aggressiva. Renzi fa ammuina? Il “Corriere della sera” fa l’agente provocatore? O non è sempre la “Milano” del “paese di merda”, da governare attraverso la crisi? Dovendosi tenere Renzi, “Milano” non rinuncia ad affondare l’Italia.

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