Che il Procuratore di
Arezzo Rossi sia consulente di Renzi è da ieri notte ufficiale: non una voce ma
una pratica al Csm. Oggi è un day after
di molti umori, dopo il piccolo terremoto di ieri. Non a favore ma contro Renzi,
il vincitore di ieri. .
Che il procuratore
giochi sporco è chiaro anche questo. Punta su Consob e Banca d'Italia, invece
che sui consiglieri d’amministrazione di Banca Etruria - eccetto due manager
che rubavano per sé invece che per gli amici.
Ma è anche risaputo,
benché naturalmente non annunciato, che Consob e Banca d’Italia si
difenderanno. Non tanto il bollito Vegas della Consob, tappetino di troppi
governi, che di suo fa già segnali a Renzi – la struttura no, si difenderà. Ma
la Banca d'Italia si. Sia Visco che i suoi direttori sanno Renzi ostile e non gli
faranno sconti. Su chi ha sconfessato i controlli, e su chi li ha impediti, con
omissioni calcolate nell’affastellamento manzoniano delle leggi.
Se Visco, Rossi e
Panetta daranno seguito ai propositi, per Renzi non sarà facile. Visco resta in
carica per altri due anni, fino all’1 novembre 2017. E in una polemica
governo-Banca d’Italia anche l’apatico Mattarella dovrà muoversi.
Su Mattarella ci sono
già discrete pressioni dei suoi vecchi-nuovi amici di partito. Non del Pd, dell’ex-neo
Dc. Più di tutto monta contro Renzi il suo partito. Il suo proprio, non il Pd,
degli ex Dc. Che amano il potere ma non chi ne ha troppo - troppe nomine
esclusive, troppi affari. Renzi potrebbe aver strafatto.
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