venerdì 4 dicembre 2015

Santa Sede vacante

Giorno per giorno due anni fa, un mese prima, il 4 novembre 2013, questo sito l’aveva scritto:
"Dal 15 ottobre è segretario di stato mons. Parolin. Il quale però è impedito fisicamente. Non da ora, da prima del passaggio dei poteri. Anzi da prima della nomina. Ciononostante il papa Francesco ha voluto il passaggio dei poteri: per eliminare il cardinale Bertone.
“Colpe di Bertone? Nessuna ufficialmente. Francesca Immacolata Chaouqui, consigliera finanziaria del papa, in estate lo disse un ladro – con Tremonti frocio. Poi si rimangiò l’accusa. Ma è vero che Bertone era da tempo inviso al partito degli affari in Vaticano, oggi puntato sulla sanità, il ramo di attività più cospicuo, e più ricco, del Vaticano stesso. Essendosi opposto alla liquidazione del ramo romano (Idi, Fatenebefratelli, Gemelli). Dopo avere a lungo tentato di opporsi, senza successo, alla liquidazione del San Raffaele a Milano, caduto preda di avidi interessi confessionali, del gruppo Rotelli-Banca Intesa.
“È caduto nel limbo anche il nuovo Ior. Che papa Ratzinger aveva avviato. Per disinnescare altri appetiti, anche qui, di gruppi confessionali antivaticani. Papa Francesco è artefice o vittima di questa liquidazione. Potrebbe essere l’una cosa e l’altra, dato che di tutto si occupa meno che della Santa Sede.
“Al tempo delle accuse di Chaouqui, due mesi fa, Massimo Franco argomentò l’ipotesi di un complotto per screditare, attraverso l’accusatrice, il papa che le vuole bene. Esperto democristianologo, Franco si era fatto accreditare provvisoriamente come vaticanologo dal suo giornale, il “Corriere della sera”, per spiegare che il papa stesso era per l’idea della congiura.”

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