Un programma americano per creare una
forza armata siriana anti-Is, rivela il “New Yorker “, forte di quindicimila uomini
in tre anni, al costo di cinque milioni di dollari, ne ha già speso un milione per raggruppare pochi combattenti. “Parliamo
di quattro o cinque”, ha comunicato al Congresso il comandante delle operazioni
militari Usa in Medio Oriente, gen. Lloyd J. Austin III. Sembra na barzelletta.
Sessanta donne su cento che tentano di
emigrare dal Sud e Centro America negli Usa via Messico sono violentate nella
traversata, secondo Amnesty International. Se anche fossero sei, che mondo è questo?
Le donne partono avendo preso un
anticoncezionale che dura tre mesi.
Si fanno piani per tutto, ma uno per le emigrazioni
è impossibile.
Almeno ventimila desaparecidos sono stati contati nella traversata del Messico, su
400 mila migranti dal Centro e Sud America, nel 2014. I trafficanti intascano
il “biglietto”, fino a 10 mila dollari, e si disfano del carico. Un business secondo in Messico solo al traffico
di droga. Senza scandalo.
Nei dieci giorni che hanno seguito l’annuncio
di Merkel, “venite, porte aperte”, il flusso dei gommoni dalla Libia si è arrestato:
la rotta balcanica era più ricca. Poi la Germania ha chiuso la frontiera e i
viaggi transmediterranei hanno ripreso immediatamente. Oltre 4 mila salvataggi in poche ore.
Lele mora si comprava il televoto
all’Isola dei famosi – quando ancora era Lele Mora. Scandalo. Perché, il
televoto non si compra, organizzando i call center, in tutti i festival e i “Saranno
famosi”?
“Solo nel 2014 sono stai più di un
centinaio gli anziani trovati morti in casa, la metà circa dai pompieri,
deceduti da mesi”, solo a Roma – Rinaldo Frignani ricostruisce la statistica sul
“Corriere della sera-Roma”. Nella disattenzione dei vicini, malgrado gli odori,
oltre che dei conoscenti, medici di base, assistenti sociali. Ma è l’Italia del
buon cuore.
Il giornale radio apre la mattina alle
otto con una “mega-operazione anti prostituzione nelle province di Brindisi e Lecce”
(Taranto?). Tra i denunciati, annuncia il Capo della Squadra Mobile (Anti-racket?),
c’è “addirittura un professore universitario ordinario”. Addirittura.
Ordinario. Il giro d’affari è valutabile in 150 mila euro. Addirittura. Magari
all’anno. Il motore dell’Italia è ancora l’invidia sociale.
Un giovane su due, fra i 25 e i 34
anni,il 47 per cento, vive coi genitori. Questa sì che è una notizia. A fronte
di un 11 per cento in Francia. La questione non è latina.
“Proroga sul rientro dei capitali.
Atteso un gettito tra 1 e 5 miliardi”. Cioè non si sa quanti capitali sono in
fuga e quanti torneranno: sui capitali all’estero si fa solo demagogia.
Il dg della Juventus Marotta, che ha
sbagliato la campagna acquisti e cessioni e perde tutte le partite, rimprovera
la squadra: “Niente alibi per la squadra. I problemi erano in preventivo,
quando si inseriscono 9-10 elementi nuovi”. Infatti l’Inter, che ne ha inseriti
una ventina, vince sempre.
Questo Marotta è uno che pensava di
rafforzarsi senza Pirlo e Vidal, mezza squadra, e senza Tevez, l’altra mezza. La
colpa è sempre degli altri.
Angela Mekel, dopo avere aperto le frontiere
a tutti gli immigrati, le ha chiuse. E ha ragione anche ora: aveva ragione
quando rimproverava l’Italia di non fare abbastanza per tenere lontani gli
immigrati, ha avuto ragione quando ne ha accolti alcuni con fiori e bambole, e
ha ragione ora. L’imperialismo è sempre persuasivo.
Merkel chiude la frontiera con l’Austria
ma in realtà con l’Italia – anche con l’Ungheria, ma più con l’Itala. Ma questo
non si dice, la chiusura è all’insegna dell’ordine.
Sono pieni i giornali della riforma del
Senato, di cui a nessuno interessa nulla e nessuno capisce nulla. Che sarà
decisa da parlamentari che al 99 per cento non sarebbero rieletti, gli ex
berlusconiani di Alfano, Fitto, Verdini. Poi dice che la fiducia nella politica
si è persa.
Irruzione di Femen al congresso islamico
a Parigi dedicato alle donne, relatori solo uomini. Ma niente foto di tette la
vento questa volta, come invece ai congressi di Putin. Erano col burqa?
“E se a scuola si studiasse?” Sembra una
domanda pleonastica, ma il libro di Paola Mastrocola che la scuola vorrebbe luogo
di studio è presentato come “una provocazione”.