La Lega Coop privilegia la forniture dirette, da parte dei produttori,
a scapito della intermediazione dei grossisti. Per ragioni di risparmio, di
controllo di qualità, e di valorizzazione della produzione, da sempre jugulata
dagli intermediari. Tute ragioni ineccepibili. Milena Gabanelli, cioè la Rai-Corriere della sera, difende
i grossisti, chiamandoli “fornitori”.
“Milano Finanza “ vuole l’affondamento di alcune banche in Borsa propedeutico
all’acquisto-incorporazione delle stesse da parte di banche più forti. Senza
arguire il complotto, è quello che sta accadendo: le banche sotto tiro, che
erano in difficoltà, ora sono in bonis,
ma per questo vanno scalate e quindi svalutate.
La verità del mercato è la legge del più forte, la finanza non fa
eccezione. Anche soltanto sotto forma di darwinismo, della sopravvivenza del
più adatto: un meccanismo vitale. Ma il mercato è presentato e garantito come
il luogo privilegiato del risparmio, mentre ne è il decimatore.
Autorità sono state costituite e operano, a un costo, a protezione del
risparmio: la Consob, l’Antitrust, e nel caso delle banche la Banca d’Italia.
Che operano però non per prevenire i guasti, né tempestivamente quando si
producono, a difesa del risparmiatore, ma a giochi di Borsa fatti, in forma di giudizio, con più gradi di appello, e senza sanzioni al malaffare, se non ridicole e tardive. .
Il titolo Enel, il più diffuso in Italia, con circa due milioni di
sottoscrittori, è stato sempre al di
sotto della parità dal giorno della quotazione nel 1999. Perché si presenta la
Borsa come un investimento?
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