domenica 10 gennaio 2016

Il bail-in dall’antica Roma alla Germania

Il pensionato di Civitavecchia che si è ucciso perché truffato da banca Etruria, e le migliaia di altre vittime che protestano in giro per l’Italia, a Civitavecchia, a Arezzo, a Roma, richiamano l’antica Roma: il pensionato suicida è un addictus romano, una sorta di debitore, ancorché creditore. Non propriamente sul piano giuridico, ma sì agli effetti pratici: la legge romana voleva il debitore insolvente asservito al creditore, suo schiavo - e nel caso ne avesse più d’uno squartato, “diviso in parti eguali”. Il pensionato si è sottratto allo squartamento col suicidio.
I romani non erano mammolette, si sa, non quelli prima di Augusto e dell’impero, quando diventarono potenti e ricchi. E anzi per questo sono stati ammirati sempre dai tedeschi, che più che a ogni altro in ogni epoca hanno puntato ad assomigliare a loro. Ora col bail-in, che sembra disegnato sulle “XII Tavole”, il primo codice dell’antica Roma, redatto nel 450 a.C. da una commissione di dieci esperti, i Decemviri, alla tavola Terza.
La tav. III dice alla fine del processo debitorio: “Vi è il diritto di trovare un accordo. Se esso non si trova il debitore resta prigioniero per sessanta giorni. Entro questo termine viene condotto per tre giorni di mercato consecutivi davanti al pretore nel foro, dove si pubblica la somma che è condannato a pagare. Nel terzo giorno di mercato, se nessuno riscatta il debito, viene giustiziato, oppure mandato di là dal Tevere per essere venduto. Oppure, nel caso di un debito contratto con più creditori, nel terzo giorno sia tagliato in parti”, pro quota.
Le XII Tavole erano state volute dalla plebe, per sentirsi garantita dalla legge. Il bail-in europeo è stato imposto dalla Germania, che anche in questo evidentemente vuole portarsi all’altezza dell’antica Roma. Ma è anche l’ultimo grido della filosofia del mercato: siamo tutti debitori, anche i creditori.
Il bail-in europeo allarga l’indebitamento al credito, se subordinato: a uno più furbo, a un delinquente, a uno di potere. Dov’è l’analogia? Si rispondeva allora in toto del debito, e la stessa cosa oggi col bail-in, che il credito trasforma in debito. 
Di fatto, però, alcuni sono più debitori degli altri, al punto da essere creditori netti: sono i cittadini tedeschi, che la Ue esenta dal bail-in, dall’addictio: lo Stato può riscattarli.
Il bail-in europeo è una tavola di diritto speciale, non di diritto comune, per quanto di epoca remota. Una legge da occupante in terra aliena. Mentre Roma non faceva distinzione tra cittadini, fossero pure del Ponto Eusino. Ma non si può pretendere tutto dai tedeschi.

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