venerdì 15 gennaio 2016

Meno Merkel, più liberali, più Spd

Le previsioni sono che nelle elezioni regionali fra due mesi torneranno i Liberali, rubando voti alla Cdu, e la Spd, il partito socialdemocratico incrementerà i voti a scapito di Linke, l’estrema sinistra. I sondaggi ora premiano Alernative für Deutschland, il partito euroscettico nato due anni fa, col 14 per cento delle propensioni di voto, ma i tedeschi hanno sempre vota poi di fatto per l’usato sicuro. Rafforzandosi localmente, i socialdemocratici indebolirebbero indirettamente Angela Merkel nel governo centrale, da essa oggi saldamente dominato nella Grande Coalizione.
Si vota a marzo in due Länder importanti, Renania Palatinato (4 milioni) e Baden Wurtenmberg (10 milioni), e nella Sassonia-Anhalt (2 milioni). L’obiettivo della Cdu era di riconquistare il Baden, un grande Land da essa tradizionalmente controllato ma ora governato da una coalizione Verde-Spd. E potrebbe non farcela. Anche la Renania dovebbe restare a guida Spd. A settembre si vota a Berlino, da sempre socialdemocratica, e nel Meclemburgo (1,6 milioni di abitanti). Dove la Cdu non si aspettava ribaltoni, e prevedibilmente non li otterrà.
Si va al voto con la questione immigrati aperta, e i sondaggi danno Angela Merkel in calo di popolarità. Così come, peraltro, il suo vice, Sigmar Gabriel, che della Spd è il presidente. Ma il primissimo nei sondaggi, meglio ancora dell’amato presidente Gauck, è Frank-Walter Steinmeier, ministro degli Esteri socialdemocratico.

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