Opportunamente celate quelle delle
vittime, l’immagine che più stringe il cuore di Istanbul sono le infermiere e
dottoresse attive e energetiche delle ambulanze. Saranno le ultime, non le
rivedremo più. Una città vivace e libera è stata ridotta in dieci anni da
Erdogan a un convento all’aperto di stinte novizie – quelle che il suo premier
Davutoglu esibisce nelle visite ai feriti.
Si sa chi ha organizzato e realizzato l’attentato
a Istanbul contro i turisti tedeschi, ma l’occasione è buona per arresti in
massa di indesiderati. Marco Ansaldo trova la città vuota sbarcandovi, gli
intellettuali che conosce sono in prigione. Cnn e Bbc sono oscurate. Le reti
tedesche pure – con i soldi della Merkel (che noi dobbiamo passare alla
Merkel)? “In compenso le reti arabe si prendono benissimo”.
Davutoglu e le sue monache ridono visitando
i feriti dell’attentato. Di che? Erdogan e Davutoglu sono anche alleati nostri
nella Nato, e dovremmo presto seguirli nella guerra che vogliono fare alla
Russi. Forse non hanno tutti i sensi, o forse vogliono passare alla storia come
gli eredi di Gengis Khan. Di un paese che era diventato gentile e ospitale.
“I finanzieri inglesi stanno per calare
sulle Borse italiane”. “L’Italia degli scandali”. “La mafia dietro le aste truccate”,
a Frosinone. “Migliorare l’efficienza
della pubblica amministrazione e della spesa pubblica” - questa è di Paolo
Baffi. “La Chase e la Citybank sotto inchiesta”. Oggi? No, del primo numero di “Repubblica,
14 gennaio 1976.
Obama invita nel suo messaggio, come già
il papa, a non deconsiderare l’islam. E chi lo fa? Quello che invece lui e il
papa non considerano è che c’è un attacco islamico terrorista allo stesso islam.
Parlare di pace quando ti fanno la guerra che senso ha?
Oberata da tutto, l’Italia ufficiale si
vuole oberata pure dagli immigrati, quelli dei barconi. Che però, soprattutto,
muoiono in mare. Quelli ospitati dall’Italia, rifugiati e richiedenti asilo,
sono circa 180 mila. Un terzo della Germania e della Grecia, meno della metà
della Francia, meno della Svezia, che ha una popolazione di meno di dieci
milioni.
Per non dire della Giordania e del
Libano, minuscoli paesi che ne ospitano un milione o più, l’uno.
A 30-50 euro l’uno, i rifugiati costano
all’Italia (ma sono fondi europei) fra 5,5 e 9 milioni al giorno. Fra 2 e e 3,3
miliardi l’anno. Un business pubblico-privato, una delle stelle emergenti del
sottogoverno – poco al confronto con la sanità, certo. Fra centri pubblici,
Cara (centri di accoglienza per richiedenti asilo), Cda (centri d’accoglienza),
Cpsa (centri di primo soccorso), e Cid (centri di identificazione). E
innumerevoli strutture convenzionate.
Scandalo al sole, si direbbe quello che
i grillini soffrono a Quarto: normali pratiche di abusivismo edilizio di
necessità da condonare e un ricatto sulla domanda di condono elevati a camorra.
Ma i grillini ci hanno perso la testa. Come farebbero a governare?
Il giovane Renzi ha molto di più sullo
stomaco, ma dorme la notte.
Media e apparati repressivi all’unisono
hanno sollevato un grande caso su una piccola questione di abusivismi a Quarto,
e di piccoli ricatti fra politici locali - al bar si sente ben di peggio. Giustizia,
ordine? Questi apparati che scattano all’unisono sono un segno pauroso di ordine.
Tanto più che non se ne parla, non se ne può parlare.
“Sophie Kosiki” si dice una signora
francese che voleva fare la jihad,
insieme con la figlioletta di quattro anni, e poi, pentita, è tornata a
raccontarla in un libro – a raccontare le sue sofferenze. Magari è pure vero
che a trent’anni e passa si è arruolata. E magari ci ha portato la bambina.
Morale?
Straordinaria è l’inettitudine o la
neghittosità della polizia tedesca, durante e dopo i fatti di Capodanno, con
600 donne aggredite per strada. Mentre era in allerta massima antiterrorismo.
Straordinario pure lo sforzo della
Germania per minimizzare gli assalti di Capodanno alle sue donne. Tacendo,
limitando, da ultimo “invidualizzando”
il fatto. Che è criminoso, e quindi va punito caso per caso, ma è anche un
fatto di cultura: gli assalitori non erano cattivi, erano mossi dal disprezzo per
la donna tedesca.
Non si fanno più figli Livi Bacci dice
per motivi economici: i giovani raggiungono la piena autonomia tardi, il lavoro
per le donne è poco e mal retribuito (ma: la natalità va col lavoro della
donna?), c’è poca collaborazione in famiglia nelle cure domestiche. Ma gli
animali domestici, che invece si moltiplicano esponenzialmente, non richiedono
altrettante spese e tempo obbligato di un figlio?
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