Diritti umani e vino a tavola, il presidente francese Hollande schiaffeggia
– figurativamente – il pari grado iraniano Rouhani. Non come i cialtroni italiani,
intende, che gli hanno coperto le statue nude . E questa è l’Europa – è la
Francia, purtroppo, che si nega le libertà costituzionali mentre gonfia il
petto. Ma sugli effluvi del vino gli ha fatto sganciare qualche euro in più per
le centinaia di caccia e Airbus che gli ha venduto?
Il derubato condannato a risarcire il
ladro? E non di poco: 325 mila euro. Non è una gag, è una sentenza, a Padova,
dove il diritto è nato. La rapina si è conclusa con la morte del ladro, e
quindi non si può dire. Ma la sentenza è da commedia dell’arte.
La Svezia annuncia 80 mila rimpatri.
Impossibil da effettuare – l’annuncio si fa per scoraggiare nuovi arrivi. Ma i
giornali italiani ci credono. I soli.
Dopo il caso Quarto, fulmineo coming-out a Bisceglie-Molfetta-Andria-Trani,
provincia della Puglia: tutti in massa a iscriversi al Pd, consiglieri, sindaci
e presidente di provincia, 400 nuove tessere, dal Centro e dalla Destra, con
grillini sparsi. Meglio prevenire che reprimere, con gli scioglimenti per mafia
non si sa mai.
Maroni si fa uno spot sul Pirellone con
uno slogan pro-famiglia. Scandalo, interrogazioni, pagine di protesta e commenti
preoccupati. Boldrini e Pisapia hanno fatto i loro manifesti in precedenza pro gay.
Tutti zitti. Poi dice che la sinistra non lavora per la destra.
“Una vera trappola, e un’ingiustizia” è
il commento di Franco Venturini alla chiusura delle frontiere europee a nord
delle Alpi. Come, Juncker, Bruxelles, la Ue, la Germania, i belli-e-buoni dell’Europa
e del mondo che ramano trappole e impongono ingiustizie?
Due posizioni distinte i vaticanisti
registrano dei vescovi italiani sulle unioni civili, quella di Bagnasco e
quella di Galantino. Quest’ultimo in
nome del papa. Un papa che divide invece di prendere di unire è anche questa
una primizia.
È una corsa a handicap quella per le presidenziali,
che per la prima volta partono con una donna vincente. Hillary Clinton dovrebbe
avere la giornata doppia e doppie energie, per truccarsi, cotonarsi, vestirsi,
e camminare sui tacchi.
Bisognerebbe appaiare gli handicap: due
ore di palestra obbligatoria per i candidati maschi? Due ore di trucco,
visagiste, parrucchiere?
Una sfida tra eguali potrebbe essere tra
Hillary Clinton e Donald Trump. Anche lui ha bisogno di molto tempo per
presentarsi al meglio, pece l’acconciatura.
Renzi va oggi (29 gennaio) a chiedere la
testa di Selmayr, il capo gabinetto di Juncker, a Angela Merkel. Che è la dante
causa di Selmayr, non il rubizzo lussemburghese che presiede pro forma la Commissione
Europea. Senza scandalo di nessuno: è a Berlino che si decide.
“Il numerone dei non performing loans italiani
da 330 miliardi… diventa poca cosa rispetto ai 5.763 miliardi di aiuto di Stato
approvati al picco della crisi nella Ue-27, di cui 660 alla Germania”. Isabella
Bufacchi sul”Sole 24 Ore” fa in tre righe tutta la crisi dell’Italia. Che
invece volle fare la virtuosa, e non finisce di pagare per gli altri 26, in
Borsa e fuori.
Summit delle grandi massonerie d’Italia,
il Grande Oriente e la Gran Loggia, a Sanremo. Per preparare il festival?
Senza senso del ridicolo il Csm, che
Mattarella presiede, che aveva scagionato Rossi, il procuratore di Arezzo, sul
conflitto d’interessi: consulente della ministra Boschi e capo della Procura di
Arezzo che indaga su Banca Etruria e quindi su Boschi padre. “Panorama”
documenta che Rossi ha già indagato e assolto Boschi padre per reati gravi,
senza peraltro smontare le accuse, e il Csm è costretto a fare marcia indietro.
Ma in sordina.
L’inchiesta di “Panorama”, così
dettagliata e precisa, è certo ottimo giornalismo, ma di fonte sicuramente
istituzionale. La stessa Finanza, probabilmente, che conduce le indagini a
Arezzo. Queste informazioni non furono fornite al Csm? Il Csm non ne tenne
conto?
Scola condusse la campagna un mondo fa
contro la tv commerciale: “Non si tronca un’emozione”. Contro gli stacchi
pubblicitari. Campagna aperta da Veltroni, commissario Pci alla Cultura, che
poi avrebbe fatto l’“amerikano”. Freccero era quello della tv commerciale, che
ora è un apostolo contro.
La tv privata Scola & Veltroni
sanzionavano come americanizzazione. Aldo Grasso oggi la riconosce come
“italianizzazione” – un po’ meno di sacrestia, potrebbe aggiungere. Grandi
maestri?
Contro la tv di Berlusconi si fecero
referendum. Sembra impossibile, ma si sono fatti. Vent’anni da, promossi dal
Pci-Pds.
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