mercoledì 6 gennaio 2016

Ritorno ai talebani

Parte infine il Quad, il quartetto Afghanistan-Pakistan-Cina-Usa cui è demandata la soluzione del conflitto civile in Afghanistan. Col Pakistan non inopinatamente parte in causa, mentre Usa e Cina sono i “patroni” dei duellanti: rappresenta i talebani, che sono divisi.
La via d’uscita, a cui il Pakistan sarebbe disposto ad accedere, è un governo di coalizione. Tra il presidente in carica, Ahraf Ghani, e quella parte dei talebani disposta a presentarsi come partito politico, piuttosto che come jihad  o califfato, o regime islamico.
Ghani ha intensificato i contatti con Islamabad. Nella capitale pakistana ha copresieduto un mese fa, insieme col primo ministro pakistano Nawaz Sherif, il cosiddetto Heart of Asia Process, il gruppo centro-asiatico di aiuto all’Afghanistan. E due giorni dopo Natale ha ricevuto a Kabul il comandante in capo delle forze armate pakistane, Rahel Sherif. Ma il Pakistan non ha in realtà preso nessun impegno – non ad abbandonare il sostegno militare e logistico ai talebani.
Il 10 dicembre, al ritorno di Ghani da Islamabad, un attacco talebano alla base aerea di Kandahar fece più di cinquanta morti. Il capo dei servizi segreti di Ghani, Rahmatullah Nabil, si dimise, per “disaccordi su alcune questioni di principio” col presidente. Ma dopo aver postato su facebook un commento ironico sull’assicurazione di Sherif, “i nemici dell’Afghanistan sono i nemici del Pakistan”: intanto i talebani, operando impuniti dal Pakistan, spargono “ettolitri di sangue dei nostri compatrioti”.
Lo stesso Ghani non si sarebbe impegnato per un ritorno al potere dei talebani, nei coloqui col generale Rahel Sherif. Al quale anzi avrebbe posto tre condizioni. Che i talebani partecipino, appunto, come partito e non come emirato. Che accettino la costituzione afghana, le istituzioni elette e rappresentative, di una repubblica islamica ma democratica e pluralistica. E, soprattutto e subito, entro marzo, che il Pakistan impedisca ai talebani di lanciare l’attesa offensiva di primavera, al disgelo, dalle loro basi in Pakistan.

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