Capitalismo - Il comunismo
una chiesa, il capitalismo una religione, non si sfugge al sacro? Benjamin,
prima di Girard e Agamben, capovolge la frittata, anche lui come Hegel? “Il
capitalismo si è sviluppato in Occidente… in modo parassitario sul
cristianesimo, in modo tale che, alla fine, la storia di quest’ultimo è
essenzialmente quella del suo parassita, il capitalismo”. Ma non si sarà
capovolto lui, andando di fretta?
Nella guerra dei due sistemi, forse, ma
nella globalizzazione non è più possibile.
Finanziarizzazione
-
A Ferragosto del 1971, con la sospensione e poi l’abbandono del sistema
monetario di Bretton Woods, del dollaro ancorato all’oro, si è aperta la finanziarizzazione libera (incontrollata)
dell’economia. In linea col fondamento basilare del mercato e del credito: la
fiducia – come si sa dalle riflessioni di Georg Simmel un secolo fa. Che però
non è un dato: la fiducia è un artefatto, e si può circonvenire. Anche con una
frode-non-frode, o senza violenza, cosa lo impedisce? È anzi di per sé pacifica,
implicando il consenso, che non si dà se non in un contesto di pacificazione, e
forse di unitarietà sociale. Oggi col pensiero unico condiziona il mercato
materialmente e psicologicamente, e anzi lo fa: con una sorta di indebitamento
universale, ognuno singolarmente diviso da ogni altro, senza socializzazione
possibile cioè, e in pratica irredimibile. Una sorta di “cravattizzazzione”
totale – “cravattaro” è usuraio in romanesco – mondiale.
Il
debito era peraltro all’origine della sospensione e poi dell’abbandono
dell’ancoraggio della moneta all’oro - il dollaro era ancorato all’oro, le
altre monete al dollaro in un sistema di cambi
fissi. Il debito americano, interno ed estero.
Galileo – Il padre
della scienza moderna Calvino annovera tra i grandi prosatori italiani. La scienza
vuole chiarezza – vuole essere persuasiva. .
Germania
–
In Germania Hedegger è un nazista, punto. Lo è sempre stato, prima e dopo la
guerra. E uno fumoso. È un fenomeno piuttosto francese, e piuttosto ebraico: il
potere del pensiero è nella ruminazione che se ne fa..
All’origine un professore che
affascinava gli studenti. Che si moltiplicarono: una massa enorme, fra i quali
un centinaio di buoni pensatori sono emersi. Ma tutti poi hanno preso le
distanze, per un motivo o per un altro, compresa la sempre innamorata Hannah Arendt.
Globalizzazione
–
È la riprova della “governamentalità” foucaultiana del “sistema”, dacché il
capitalismo, all’insorgere della crisi fiscale dello Stato (della fine della “Teoria
generale” keynesiana), ha smesso il connotato di classe per universalizzarsi,
geograficamente e politicamente. Coinvolgendo mondi remoti oppure avversi,
culturalmente e politicamente. Scalzando i fondamenti dell’analisi weberiana,
dell’ascesi e della razionalizzazione – non solidi neanche prima. Avviluppato
nel falso dogma – mera pubblicità - delle opportunità uguali per tutti. E dell’efficienza:
non c’è spreco maggiore del neoliberismo, di energie e di serenità, nonché di
risorse, di economie (risparmi, investimenti) e di potenziali di crescita.
Weber e la sua teoria del capitalismo
come ascesi aveva più di un fondamento. Ma non l’ascendenza dall’ascesi calvinista
o pietista, effetto di un pregiudizio. Era – è - più capitalista la Lombardia
di san Carlo Borromeo in piena Controriforma, del “lavorerio”,
dell’industriosità quotidiana, ma non senza festa.
Gnosi
–
È in definitiva una forma della sofistica, applicata alla religione. Tutto è
certo anche il suo contrario, però… Nei vangeli: il tradimento (di Giuda), la
violenza (del Sinedrio) eletti a strumenti della Provvidenza – la Storia si
compia… Nell’etica. Nella logica.
Moneta
-
È un’opinione, ancorché più solida (dagli effetti materiali, solidi) dell’opinione
di Nietzsche. Da quasi mezzo secolo svincolata da ogni ancoraggio materiale, è
più che mai segno di fiducia. Cioè di scambio, nel sistema delle convivenze.
Come la voleva Simmel un secolo fa. Le politiche monetarie sono per questo
inefficaci, che si ancorano a parametri quantitativi. Crollano le Borse, o
volano, per uno scostamento minimo del costo de denaro, e questo è esemplare. Mentre
la Banca centrale europea deve rastrellare (comprare) migliaia di miliardi di
debito pubblico per ridurre lo spread
di uno o due punti, di niente. La moneta non è un fatto, non più, a cui ancorare
costi e benefici, è un’opinione..
Opinione
pubblica
- È il veicolo del potere, che per lo più è arcano. Non del pubblico come il
nome presuppone, del popolo. Di come il potere presenta, censisce, rappresenta,
veicola l’opinione corrente. Informando, cioè formandola.
Una definizione che sbalza con il
pensiero unico, ma valida da sempre, dacché si vota.
Postumano – Una novità, questa del “dialogo” tra tutte le
forme di vita, umana e animale (e vegetale no?), comprese quelle artificiali e
tecnologiche, e le differenze di genere tramutate in sovrapposizioni, con un
forte sentito dire. In Heidegger volendo non manca. Nel dibattito tra Carl
Schmitt e Alexandre Kojève mezzo secolo fa ricorre quasi nei termini di oggi. Il
dibattito fu così concluso da Schmitt, “Nomos, Nahme, Name”, 1959: “L’umanità
avrebbe finalmente trovato la sua formula, così come l’ape ha trovato la sua
arnia. Le cose si governano da sé, l’umanità incontra se stessa”. E insomma “l’uomo
può dare senza prendere”. E dallo stesso Kojève, alla nota aggiunta alla
riedizione, 1968, della “Introduzione alla lettura di Hegel”, opera del 1946, a
fine guerra: l’uomo post-storico può sopravvivere come animal symbolicum. La fine della storia coinciderebbe con il
ritorno degli umani a uno stato animale,
e con la trasformazione radicale del linguaggio, che diverrebbe simile a quello
delle api: “Bisognerebbe
dire che gli animali post-storici della specie Homo sapiens (che vivranno nell’abbondanza
e in piena sicurezza) saranno contenti in funzione del loro comportamento
artistico, erotico e ludico, visto che, per definizione, essi se ne
accontenteranno. Ma c’è di più. L’annientamento definitivo dell’Uomo
propriamente detto significa anche la scomparsa definitiva del Discorso (Logos)
umano in senso proprio”. Con
l’affermazione globale dell’economia (in latitudine e di senso), l’umanità potrebbe
ben apparirgli oggi, appagata da ciò che possiede, “come l’animale nel suo
ambiente”.
Umano – Cos’è umano?
Il sogno, il riso, il pianto, la ricerca, l’arte, la cucina. Non fanno
differenza?
zeulig@antiit.eu
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