Dov’era la mafia, dacché in Sicilia è
scomparsa? A Roma. Con la camorra, la ‘ndrangheta e ogni altro. Lo dice il
prefetto Gabrielli. Sorridendo..
Quando la Roma prefettizia non funziona, per
esempio se un attentatore viene segnalato alla stazione Termini, la colpa è dei
romani.
E anche l’intervento in massa, per quanto
ritardato, del dispositivo antiterrorismo alla stazione Termini, per un fucile
giocattolo in plastica, colorato, in mano a un signore che passeggia tranquillo,
intrattenendosi a destra e a manca, su segnalazione di “una passeggera che ha
denunciato un uomo col kalashnikoff”: quanto è ridicolo e quanto è segno di
inefficienza?
Solo in Italia si dà ai prefetti l’autorità di
sciogliere un consiglio comunale per l’onnipresente concorso esterno in
associazione mafiosa – basta la parola. Per sostituirsi ai consigli comunali.
Per fare un po’ di carriera e lucrare un po’ di diaria. Amministrare una città? Loro sono lì per garanrtire la legalità - non fare.
Ma, è vero, è più ridicolo il prefetto Gabrielli che
dispiega il sistema sicurezza per una plastica colorata o i cronisti romani che
non sanno di che parlano? “Luca Campanile è rimasto indisturbato almeno otto
minuti tra la metro Bologna e la stazione Termini con un fucile, un giocattolo,
accanto alla gamba destra”. Che cronache, che preoccupazione: i giocattoli
vanno bloccati, soprattutto alla gamba destra? “Il pizzaiolo ha oltrepassato
col fucile ben in vista nonostante varchi d’accesso controllati”. Da poliziotti
evidentemente non stupidi. O almeno che sanno, s’immaginano, suppongono anche se non lo hanno mai visto, cos’è
un kalashnikoff e cosa un giocattolo.
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