mercoledì 27 gennaio 2016

Stupidario prefettizio

Dov’era la mafia, dacché in Sicilia è scomparsa? A Roma. Con la camorra, la ‘ndrangheta e ogni altro. Lo dice il prefetto Gabrielli. Sorridendo..

Roma in mano ai due prefetti è mafiosa, irrespirabile, e naturalmente sporca, inefficiente, un cesso. Dai prefetti nascono prefetti.

Quando la Roma prefettizia non funziona, per esempio se un attentatore viene segnalato alla stazione Termini, la colpa è dei romani.

E anche l’intervento in massa, per quanto ritardato, del dispositivo antiterrorismo alla stazione Termini, per un fucile giocattolo in plastica, colorato, in mano a un signore che passeggia tranquillo, intrattenendosi a destra e a manca, su segnalazione di “una passeggera che ha denunciato un uomo col kalashnikoff”: quanto è ridicolo e quanto è segno di inefficienza? 

Solo in Italia si dà ai prefetti l’autorità di sciogliere un consiglio comunale per l’onnipresente concorso esterno in associazione mafiosa – basta la parola. Per sostituirsi ai consigli comunali. Per fare un po’ di carriera e lucrare un po’ di diaria. Amministrare una città? Loro sono lì per garanrtire la legalità - non fare.

Ma, è vero, è  più ridicolo il prefetto Gabrielli che dispiega il sistema sicurezza per una plastica colorata o i cronisti romani che non sanno di che parlano? “Luca Campanile è rimasto indisturbato almeno otto minuti tra la metro Bologna e la stazione Termini con un fucile, un giocattolo, accanto alla gamba destra”. Che cronache, che preoccupazione: i giocattoli vanno bloccati, soprattutto alla gamba destra? “Il pizzaiolo ha oltrepassato col fucile ben in vista nonostante varchi d’accesso controllati”. Da poliziotti evidentemente non stupidi. O almeno che sanno, s’immaginano, suppongono anche se non lo hanno mai visto, cos’è un kalashnikoff e cosa un giocattolo.

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