lunedì 15 febbraio 2016

Fisco, appalti, abusi (86)

Si è sparsa la fama che a Roma il prefetto Tronca combatte Affittopoli. No, la pratica è, come sempre da trenta o quaranta anni, agli inizi: al censimento degli stabili del Comune. Niente sfratti, niente pignoramenti, niente disdette di contratti di favore. Si fa rumore per non fare.

Il Policlinico dell’università La Sapienza rinvia molti interventi chirurgici per carenza di graffette, ha la radioterapia fuori uso e non è in condizione di ripararla, e così due tac su tre. È “il più grande ospedale d’Italia, uno dei più grandi al mondo”, con code di attesa che ne farebbero una miniera in mani appena decenti.

Seimila casali sono in vendita tra Firenze e Siena lungo la Chiantigiana. Effetto delle tasse di Monti: i paesi e la campagna si svuotano in Italia, per la prima volta dopo le invasioni dei barbari.

È invalso anche a Roma, dopo la Toscana, l’uso di piazzare i controlli di velocità su strada a ridosso del segnale che riduce la velocità e\o a ridosso del segnale stradale di indicazione del controllo stesso. Eludendo in entrambi i casi la legge. Che nel secondo si configura in modo preciso: “Le  postazioni  di  controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben  visibili, ricorrendo all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi”. Ma è inutile fare ricorso al prefetto Gabrielli.

È inutile fare ricorso in genere al prefetto avverso gli atti amministrativi discrezionali, per esempio le multe stradali. Il ricorso verrà rigettato automaticamente, senza motivazione. 

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