Il
pubblico ride. Ma perché ha pagato il biglietto. Alla fine se ne va avvilito:
il Grillo comico effervescente non fa più spettacolo, la politica se ne è
impadronita – l’ha ingoiato, lo ributta
predigerito.
Il comico
tornato al teatro dopo la politica dovrebbe fare la gag di se stesso, ma Grillo
non ci riesce. Non se lo propone nemmeno, e questo è anche peggio: è come se si dichiarasse vinto in partenza. Si ha voglia
di parlarne male, la politica è un animale infettivo, di civetteria
irresistibile e superba, anche quando non è in forma. Essendo il potere, l’antitesi
esatta del comico.
Beppe
Grillo, Grillo vs. Grillo, teatro
Brancaccio a Roma
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