Che ce ne frega di Berlusconi,
si saranno detti: zitti e mosca, gli Usa hanno spiato solo Berlusconi. Il vero
scandalo delle intercettazioni dello spionaggio americano è come dice “l’Espresso”
alla fine, mettendo online i testi segreti divulgati da wikileaks:
“Già
nel 2013, l'Espresso aveva rivelato, grazie ai file di Snowden, i piani di
sorveglianza di massa della Nsa contro l’Italia. Dai documenti top secret
emergevano: la presenza in Italia di due team dello Special Collection Service
a Roma e a Milano, le due operazioni Nsa “Bruneau” e “Hemlock” per spiare le
comunicazioni della nostra ambasciata a Washington e, infine, la massiccia
raccolta dei metadati degli italiani. I file dettagliavano come in un solo
mese, dal 10 dicembre 2012 al 9 gennaio 2013, la Nsa avesse raccolto i metadati di
45.893.570 telefonate degli italiani, dove i
“metadati” sono quelli che in Italia comunemente si chiamano “tabulati
telefonici”, ovvero chi chiama chi, a che ora, per quanti minuti, da dove.
“Sebbene la Costituzione italiana tuteli esplicitamente la riservatezza delle comunicazioni e le leggi del nostro Paese prevedano che sia possibile intercettare e raccogliere i dati delle comunicazioni dei cittadini solo in modo mirato e non massivo, e solo dietro un mandato e sotto la stretta supervisione dell’autorità giudiziaria, ad oggi, nessuna procura ha ritenuto di dover aprire un’inchiesta su queste rivelazioni”.
Lo scandalo sono le Procure, di Roma e di Milano – ma la regia è unica, ed è un delitto nel delitto. I Procuratori Capo Pignatone e Bruti Liberati hanno fatto finta di nulla, trattandosi di Berlusconi, anche se si tratta di un delitto, contro cui l’accertamento è dovuto.
Letta: “La privacy non è stata violata, in 46 milioni di telefonate
“Sebbene la Costituzione italiana tuteli esplicitamente la riservatezza delle comunicazioni e le leggi del nostro Paese prevedano che sia possibile intercettare e raccogliere i dati delle comunicazioni dei cittadini solo in modo mirato e non massivo, e solo dietro un mandato e sotto la stretta supervisione dell’autorità giudiziaria, ad oggi, nessuna procura ha ritenuto di dover aprire un’inchiesta su queste rivelazioni”.
Lo scandalo sono le Procure, di Roma e di Milano – ma la regia è unica, ed è un delitto nel delitto. I Procuratori Capo Pignatone e Bruti Liberati hanno fatto finta di nulla, trattandosi di Berlusconi, anche se si tratta di un delitto, contro cui l’accertamento è dovuto.
Letta: “La privacy non è stata violata, in 46 milioni di telefonate
“L’Espresso” ne
ha anche per il governo:
“Si è sempre
distinto per il suo silenzio e i suoi dinieghi assoluti, con
il presidente Matteo Renzi che ha completamente ignorato lo scandalo e con l’ex
presidente Enrico Letta che, nei mesi in
cui il caso Snowden infuriava, dichiarava alla Camera: «In base alle risultanze
dell’intelligence e ai contatti internazionali avuti, non risultano
compromissioni della sicurezza delle comunicazioni dei vertici del governo, né
delle nostre ambasciate. Non risulta che la privacy
dei cittadini italiani sia stata violata»”.
Due veri democristiani,
senza dignità. Ma con Letta e Renzi siamo nell’opportunità politica. L’inerzia
dei giudici è invece criminosa.
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