“Maha (Abdelrahman) era al funerale di Giulio, è
stata portata via dalla polizia e interrogata dal procuratore in circostanze
che noi consideriamo estremamente insensibili, non le sono state date
sufficienti spiegazioni e non parla italiano. Era in Italia per piangere
Giulio, quello che è stato detto ai media italiani dopo quel colloqui non ha
basi, sono state rivelate cose che si dichiara che avrebbe detto, ma lei non ha
detto. Non era in grado di capire cosa veniva detto sul suo conto”. In due frasi sei o sette capi d’accusa
verso una polizia e una giustizia proterve e infamanti.
Il professor David Runciman, capo del dipartimento Studi
Internazionali di Cambridge, è preciso e letale in intervista con Viviana Mazza
per il “Corriere della sera”. Senza
contare che la ricercatrice di Cambridge dottoressa Abdelrahman, tutore (direttore
di ricerca) di Giulio Regeni, è stata sequestrata e abusata dalla Procura di
Pignatone perché egiziana di origine.
Il professor Runciman viene
dalla cultura dello “Habeas
Corpus”,
troppo per i Procuratori italiani, che non sanno l’inglese – ma è latino (a meno che questo “habeas corpus” non lo intendano come
afferrare la preda, sbattere dentro: nulla è impossibile per un giudice
italiano).
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