sabato 13 febbraio 2016

Ombre - 304

“Deutsche Bank, le sue passività sono pari al 54 percento del pil tedesco” – Federico Fubini, “Corriere della sera”. Cioè?
Ma non è un errore di stampa. La banca ha in portafoglio poco meno di mille miliardi, 952 per l’esattezza, di attivi finanziari, cioè speculativi – di cui 570 di derivati.

Deutsche Bank va periodicamente sotto tiro in Borsa non per caso: c’è un bubbone Deutsche Bank, non da ora, invischiata e anzi radicata nella speculazione.  Cosa che tutti sanno, ma solo questo sito lo ha detto prima di giovedì. L’informazione economica è drogata? Forse. È succube? Sì. È pagata? Speriamo di no.

Pagare giornalisti e politici di paesi temuti si facevano normalmente fino a un secolo fa. Mussolini fu pagato dai francesi, per  indurre l’Italia alla guerra nel 1915. Hitler pure, la prima campagna elettorale la fece con i soldi francesi. Ma c’è una guerra in corso?

Gli istriani cacciati dall’Istria Toni Capuozzo ricorda, per la giornata della memoria su Canale 5, che i ferrovieri della stazione di Bologna non li vollero perché erano “fascisti”. Non si fa ancora, dopo settant’anni, una storia di come l’abbiamo scampata. Di come si ammazzava impunemente chi non la pensava giusto, come il fratello di Pasolini, Guido, e gli altri partigiani suoi compagni. In omaggio a Tito. A Tito.

La Banca centrale europea vigilla sule banche, ma in questa percentuale: sull’80 e passa per cento delle banche italiane, sul venti o meno per cento delle banche tedesche. La vigilanza non è uguale per tutti.

E la ragione? Che l’80 per cento delle banche tedesche sono pubbliche. E non sono privatizzabili. Non c’è in Germania l’obbligo di privatizzare le banche, in ossequio al mercato, come c’è in Italia, in Grecia, etc..

Del 20 per cento delle banche tedesche soggette alla vigilanza Bce, del resto, cioè di Deutsche Bank, tutto è in ordine: zero rischi. Anche se la banca in questione ha un attivo di soli impieghi speculativi.

Amazon ha sei o sette vice-presidenti. In America molti sono i vice-presidenti in quanto non sostitutivi del presidente, e nemmeno direttori operativi settoriali, ma collaboratori specifici del presidente-direttore generale stesso. Ma Piacentini viene presentato come il vice di Bezos. Dagli internauti, che pure dovrebbero sapere di che si tratta. Sono a caccia di una consulenza, anche loro?

“Mi permetta un’ironia, signora giudice: quello che non era riuscito a rubare il ladro da vivo, glielo ha dato lei, completando il furto”. La condanna della giudice Beatrice Bergamsco a quasi tre anni di carcere e 325 mila euro a titolo di risarcimento a carico di un cittadino di Correzzola che quattro anni fa sparò al ladro e lo uccise, indigna il vescovo di Chioggia Tessarolo. Che un vescovo, un rete, debba dire questa cose, questo effettivamente è uno scandalo: si è perso completamento il buon senso.


“Un bel vitalizio per i familiari del ladro”, commenta il vescovo Tessarolo del risarcimento, “significano mille euro al mese per oltre 27 anni”. No, sono di più, perché vanno pagati tutti subito e non a rate. E questo è fuori da ogni criterio morale di giudizio, è proprio un oltraggio alla corte. Però: una giudice masochista.
Oggetto di contumelie e minacce in rete, la giudice Bergamasco  è ora sotto vigilanza rafforzata da parte della Polizia, con spreco di mezzi e uomini. Questi a chi li addebitiamo?

Il sindacato dei giudici interviene a difesa della collega Bergamasco: “Ci sono ancora due gradi di giudizio”. Il sindacato del giaguaro.  Quella che si dice una bella famiglia.   
Beatrice, Esposito, De Magistris, Narducci , sono numerose le dinastie napoletane della giustizia. Senza favoritismi.
L’(ex) comunista Napolitano che consiglia al (neo) democristiano Renzi di aggregarsi al carro democristiano di Angela Merkel la dice lunga su un certo modo di intendere la politica. Si capisce che i democristiani l’abbiano sempre vinta, di governo e di lotta.

Napolitano, che è anche liberale, è dunque anche democristiano di riserva. Il compromesso storco che ha distrutto la sinistra in Italia e ancora la tiene sotto giogo non è berlingueriano, è proprio costituzionale: niente dialettica, aggrappati al potere.

Pagine terrificanti del “Sole 24 Ore” domenica sulle perdite colossali delle banche europee, dopo le americane. Pagate con i soldi pubblici, anche quelli italiani. È il mercato?

La pubblicità Rai per giustificare il canone fa perno quest’anno sui “pacchi”, la trasmissione forse più immorale nella pur immorale Italia. Non si può dire che la Rai non sia in sintonia col paese.

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