Due
Pd, o un “Corriere” moderato? La Santa Alleanza di sinistra nell’editoria,
degli eredi Agnelli con De Benedetti, ha scosso il “Corriere della sera”, ma
sconvolge anche gli assetti giornalistici della stampa cosiddetta d’opinione.
Il
botta e risposta sanguinoso tra gli eredi Agnelli e i sindacati dà la misura
dello sconquasso che la cessione di “Stampa” e “Secolo XIX” a De Benedetti da
parte di Fca-Exor, e dell’uscita di Fca da Rcs introduce. Ma acutizza in modo
irreparabile lo scontro tra i due gruppi, anche negli allineamenti politici.
I
due grandi giornali, schierati finora entrambi dietro il Pd, in una guerra non
belligerata, devono rivedere gli schieramenti. Ma non allo stesso modo. “Repubblica” fa capo a
un solo padrone, De Benedetti, che decide da solo, ed è personalmente schierato
- “la prima tessera Pd”. Il “Corriere della sera” troverà più difficile fare la
concorrenza alla corazzata debenedettiana sullo stesso campo
politico-diffusionale. E ha una proprietà moderata, anzi di centro-destra, con
Della Valle e Cairo.
Non
sarà facile: il quotidiano milanese ha una struttura dirigenziale ancora
vecchio Pci. Ma le ragioni di mercato sembrano indirizzarlo verso un riposizionamento. A meno che il Pd non si divida: allora ci sarebbe spazio per tutti.
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