Il
fenomeno, pur macroscopico, era finora passato sotto silenzio: l’attacco al
risparmio, la cassaforte dell’Italia. Ma non ignoto. Ora suscita solo nervosismo
tra i guru economici di Renzi. Si vede da un
segnale preciso: il ruolo di Davide Serra, il finanziere italiano che
opera da Londra, con fondi lussemburghesi che fanno capo ad Algebris, suscita
solo fastidio.
Serra,
uno dei primi sponsor della Leopolda e di Renzi, ne era diventato una sorta di
bandiera nel mondo finanziario. Una garanzia di buone politiche, oltre che di
sicuri guadagni. Ora con la crisi delle banche, è diventato un nome a rischio,
prosperando Algebris sulla cartolarizzazione dei crediti inesigibili delle
banche stesse. Uno di quelli che trae vantaggio dalla crisi.
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