Molto il terrorismo urbano islamico
ha dell’attacco esterno, all’Europa, ai valori dell’Europa - o alle sue abitudini
mentali – e alla sua forza militare o di repressione: la forma (il fanatismo kamikaze), la finalità dichiarata o rivendicata, la scelta degli obiettivi, tutti in qualche modo simbolici, esemplari, il gioco,
la danza, l’informazione, la vita collettiva, il “lavorerio”. Ma è un
terrorismo più o meno europeo, a Bruxelles come già in Francia e a Londra. Di
europei di seconda generazione, nati e educati in Europa. Con legami tenui,
perfino inesistenti, con centrali terroristiche estere.
Gli attentatori conosciuti vanno in coppia, in genere fratelli, nati o cresciuti in città in Europa, e soli o solitari, neanche buoni mussulmani, anzi neanche mussulmani, solo irretiti dal gioco al massacro, una sorta di videogioco. Giovani senza radici, non familiari né di cultura, preda di ogni eccesso, dalla microcriminalità al teppismo e al bullismo, di sé stessi compresi, identità senza identità - quella islamica é robusta.
Un falso mito – falso per l’approssimazione
- a cui sarebbe facile rimediare, se l’Europa non vivesse essa stessa in falsi
miti, fuori dalla realtà delle cose. Rimediare non nel senso di cancellare il mito e l’orizzonte
del Prometeo, ma di ancorarlo: al lavoro, all’impegno, politico, sociale, alla
cittadinanza – invece che al benessere dovuto, aun orizzonte chiuso al selfie.
Gli attentatori conosciuti vanno in coppia, in genere fratelli, nati o cresciuti in città in Europa, e soli o solitari, neanche buoni mussulmani, anzi neanche mussulmani, solo irretiti dal gioco al massacro, una sorta di videogioco. Giovani senza radici, non familiari né di cultura, preda di ogni eccesso, dalla microcriminalità al teppismo e al bullismo, di sé stessi compresi, identità senza identità - quella islamica é robusta.
Il fatto è tanto più vero se collegato
al volontarismo, anche di giovani europei senza legami di sangue o di religione
con l’Arco delle Tempeste arabo-islamico. Effetto del romanticismo della
rivoluzione: della religione della purezza e del nuovo inizio, del Prometeo
liberatore. Di superficialità estrema, e comune generazionalmente, nei casi in
cui i kamikaze hanno parlato prima di
morire o, se sopravvissuti, pentendosi: non hanno idea di quello che hanno
fatto, il loro “messaggio”, quello che hanno recepito e pensano di lanciare, è
del tipo twitter, una battuta.
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