Un vita di amori. Di ogni età e tipo, di
coetanei, anziani, giovanetti, uomini, gay, donne, fino ai cinquant’anni. Poi in
coniugio con Grace Frick, non bella e con tutti i suoi trent’anni, a Petite Plaisance nel Maine dopo una prova di convivenza a Capri. Grace accudirà in una lunga agonia, ma
non senza nuove infatuazioni per accompagnatori giovani, etero e gay. E una
distinta passione per la legge e l’ordine, se non per il fascismo – che non l’ascrive
alla destra solo perché qualcosa riscrisse, e molto cancellò e abiurò.
La vieille
dame accademica, la prima donna nell’augusto consesso, era una libertina.
In senso proprio, amoroso cioè e politico. Ma personale, avendo anche connaturata
una distinta propensione per l’ordine costituito, in ogni epoca.
È per questo che la sua vita non si
riscrive? E neppure si riesamina l’opera? Joysane Savigneau, che ci ha provato
nel 1990 e Oreste Del Buono volle tradurre, ci ha trovato tante di quelle
evidenze, pur facendo uno scavo superficiale, che non si potrebbe più non tenerne
conto anche in sede critica. Soprattutto per una scrittrice che, a parte le
memorie familiari, ha narrazioni tutte molto politiche..
Josyane
Savigneau, Marguerite Yourcenar
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