Questo
il “pesce d’aprile” di Jan Böhmermann contro il presidente turco
Recep Tayyip Erdogan, nella trasmissione satirica “Neo Magazine Royale” che il
comico conduce sulla rete pubblica tedesca Zdf. La “Critica oltraggiosa”, che è
costata al comico un’incriminazione per offesa a capo di Stato estero, è tradotta
alla lettera, nei temi e nei concetti se non nei termini. Con le rime baciate e
il ritmo canzonatorio dell’originale. Solo il quintultimo verso è modificato. L’originale
è “Recep Fritzl Přiklopil”: Přiklopil è il tecnico
elettronico austriaco che nel 1998 rapì a Vienna una ragazza di dieci anni e la
tenne segregata per otto, fino a chela ragazza non riuscì a fuggire, in una
cantina angusta.
Critica oltraggiosa (carme calunnioso)
Coglione, vile e inadeguato
È Erdogan il presidente nato.
Gli puzza il culo forte di
kebab
Scoreggia meno un porco del
nabab,
il gentiluomo che frusta le
ragazze
Proteggendosi dietro le
corazze.
Farsi le capre sopratutto gli
piace
E le minoranze schiacciare
rapace,
I curdi scalciare, i
cristiani menare.
La notte passa invece di
dormire
I montoni a centinaia a
pompinare.
Sì, Erdogan è proprio vero
È un presidente a cazzo zero.
Si sentono i turchi tutti
fischiettare
Quella porca troia ha le
palle avare.
Da Ankara giù fino a Istanbul
Tutti lo sanno, è un pigliancul,
pervertito, pulcioso e zoofilo,
Recep lo schiavista pedofilo.
La testa ha vuota come le
palle
Stella d’ogni orgia a più
martelli,
Fino a che il pisello gli
viene ardente.
Questo è Recep Erdogan, il
turco presidente.
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