Elke König
piace a Federico Fubini, la controllora delle banche europee – tedesca, ma non
siamo tenuti a saperlo. Così gliel’hanno venduta i promotori del buon nome
germanico, come una donna piena di spirito non già ex Bafin, cioè controllora delle
banche tedesche. E lei non si sottrae. Fubini chiede all’ultimo: “Da Berlino
centinaia di miliardi di aiuto di Stato alle banche. Ora che toccherebbe
all’Italia, in misura molto minore, l’Europa lo impedisce. Due pesi e due
misure?” La presidente del Consiglio unico di Risoluzione non tentenna:
“Berlino non è fiera degli aiuti di Stato che ha dovuto dare. Ma Gorbaciov una
volta disse: chi arriva tardi viene punito dalla storia”. Cioè: prendetevela in
quel posto.
Neanche
spiritosa per la verità, Berlino che non è fiera… E non è finita. “Onestamente”, aggiunge la
controllora, “l’Italia ha attraversato la prima e seconda ondata della crisi
senza interferire con le sue banche”. Cioè stupidamente.
Onestamente forse
per lei: Elke König potrà sempre dire, dopo questa intervista, che lei non
c’era, un cosa molto tedesca, in genere “non c'erano”. Anche se era alla Bafin, al salvataggio tedesco
– in mezzo a molte ruberie, ci sono stati processi in serie in Germania sulla
Bafin.
Il Consiglio
unico di Risoluzione, per mettere le mani nelle banche degli altri paesi, Berlino
lo ha voluto dopo che aveva salvato le sue. Ma di questo parleremo, forse, in
un’atra intervista. Quando König avrà bisogno di dire che lei non c’era – era spiritosa.
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