Racconti di terza
mano – Verri è nato nel 1978. Nel nome di Calvino, che il suo piccolo
contributo alla Resistenza considerava preistoria.
La celebrazione è probabilmente
un salvacondotto per una certa area politica e critica, uno scivolo – funzionò pure
per Calvino al debutto. In la riproposta del “Sole” per il 25 aprile si può
dire una scoperta: i puri e duri non sono finiti. Ma la melassa sembra la
stessa, mutata di segno, del democristianesimo di ritorno che ci affligge: la
Resistenza o è viva o non è, non sopravvive.
Migliore letteratura
Verri avrebbe fatto raccontando il suo Borgosesia degli anni in cui nacque,
rifugio protetto dei puri e duri delle Br. Ma lì, certo, senza modelli – quella
storia non si fa e non si racconta nemmeno, non si ricorda.
Giacomo Verri, Racconto partigiani, Il Sole 24 Ore,
pp. 79 € 0,50
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