“Lo stile
maschile riporta in auge normalità e semplicità”, promette “Io Donna”: blouson
Armani € 1.100, polo Paul Smith € 550, T shirt senza marchio € 132, camicia in
popeline di cotone Hermès, camicia in
seta e pantaloni Prada non hanno prezzo
Vanno
tutti a Londra da qualche tempo: Boschi, Di Maio, chi capita. Per “incontrare la City”, he non s’incontra,
è una piovra, e per entrare ai Comuni – come qualsiasi comune cittadino
curioso. A carico dello Stato, accampando doveri di rappresentanza
istituzionali – sono tutti presidenti o vice di qualche commissione.
Ma c’è
di peggio: i presidenti di qualcosa e i vice presidenti vanno a Londra, o a
Parigi, o a New York, per “uscire sui giornali”: i giornali infatti mobilitano
i corrispondenti per l’evento, e anzi mandano inviati al seguito. A carico dello
Stato?
Fare il
giornalista per seguire Di Maio in gita a Londra? Devono essere gravi le colpe del
giornalismo per punirlo così. Duramente.
Per ogni
euro di credito incagliato, le quattro banche fallite, e quelle in crisi come
il Monte dei Paschi, si calcola ora che potevano recueperare un cinque per
cento in più: tra i 20 e i 25 centesimi, e non i 17.35 calcolati a novembre. Si
rifanno i calcoli sulla base dei dati delle nuove gestioni delle banche
fallite. Ma allora il conteggio delle sofferenze, “che è costato all’Italia
dieci miliardi”, secondo Federico Fubini e la Banca d’Italia, fu fatto da valutatori
europei e dalla stessa Banca d’Italia, dalla gestione commissariale. Non c’è
difesa?
Outing
di Fausto Bertinotti in Comunione e Liberazione. Per carità, le conversioni ci
sono sempre state, specie in limine. Ma allora: aridatece la religione? O
quantomeno la compagnia delle Opere.
Serie
incalcolabile di errori dell’arbitro Jon (Jonathan) Moss nella partita Leicester-West
Ham. Tutti gravi e inspiegabili. Ma tutti indirizzati a un pareggio.
Impossibile non credere che avesse scommesso sul pareggio, molto ben pagato
data la previa performance del Leicester. Ma l’Inghilterra gli dà ragione:
siamo inglesi, non siamo corrotti.
Celia
Luca Bottura (“Rosiconi”) sul “Corriere della sera: “Dopo l’indagine su
Potenza, nuovi guai per il vicepresidente di Confindustria, Lo Bello: pare che
tempo fa abbia regalato un rigore alla Juve”. I due Lo Bello arbitri, Concetto
e Rosario, padre e figlio, erano in effetti anti-Juve professi. Concetto,
milanista, e poi deputato Dc, si vantava a Montecitorio di aver “fottuto” di
Agnelli anche la moglie. Il giudice italico è equanime.
Il papa
ridà la Comunione ai divorziati, pronto Berlusconi si presenta. Alla Fiera del
Mobile, che non si faccia che non si vede.
“Trivele,
ha votato il 34,7 per cento dei romani. Avrebbe vinto il Sì con l’88,7 per
cento” – “Corriere della sera-Roma”. Allora è vero che un italiano su due non mastica
la matematica?
Ottomila
scrutatori (tre mila erano supplenti), un esercito in lunghe file si è
presentato alla Fiera di Roma domenica per scrutinare il voto degli italiani
all’estero. In 1.261 sezioni. Un immenso hangar è stato appositamente costruito
dalla Protezione Civile per gli ottomila, al costo di un milione e 250 mila
euro - un ottimo appaltino, facile facile. Per un milione di voti? Forse meno.
La
Ferrari dietro la Red Bull. E un pilota Ferrari che sperona il compagno di scuderia
alla partenza. Lo spettacolo non è mancato all’ultimo Gran Premio: erano cosa erano ancora da vedere.
L’ennesimo
record negativo della Ferrari targata Fiat, sicuramente non l’ultimo. I
migliori piloti del momento, Alonso, Raikkonen, Vettel, strapagati e spremuti,
senza succo. Per macchine e organizzazione di squadra non competitive. Si
sarebbe tentati di dire il morbo italico: dove non c’è Marchionne, che è
canadese, niente funziona.
O è
l’incapacità di Fiat, padrone di Ferrari, a pensare alto. Il gruppo ex torinese è stato
bravissimo con la Chrysler, con a quale guadagna molto, mentre la la Merrcades
ci stava arrivando al fallimento. Ma evidentemente non ci sa fare col lusso.
“Volevamo
arrivare in Germania”, dice onesto Rashid, uno dei tra capi famiglia che il papa
ospita in Vaticano, “ma adesso che siano qui a Roma tutto sommato ci piacerebbe
restare”. Volevano andare in Germania per nessun motivo specifico, giusto perhé
l’Europa è Germania, è il Nord Europa: il Mediterraneo, che è la metà dell’Europa,
“non esiste” più.
Decenni
di polemiche sulla veletta che le signore dovevano portare in visita al papa,
milioni di colonne di giornale, poi Federica Mogherini va a Teheran e si
presenta con lungo e voluminoso chador. Non davanti al papa, che nell’islam non
c’è. E neppure davanti a un ayatollah, ce ne sono anche di non mondani, ma
davanti a un laico, ininfluente ministro degli Esteri. Mogherini è ben l’Europa, troppo furba.
Il Fondo
per le Infrastrutture F2I ha “investito” 240 milioni nelle cliniche per anziani
di Kos, l’azienda di De Benedetti - tessera n.1 del Pd. Che così liquida il
socio uscente Ardian, con una lauta plusvalenza. Che poi si dividono?
Ma l’aiuto
Ue alla Turchia per i migranti sono 3 o sono 6 miliardi? Sono 6: tra il lusco e
il brusco sono raddoppiati. Ma nessuno ci dice niente, anzi si meraviglia. Generosità?
Paura di Angela Merkel?
Si sa
pure che gli aiuti alla Turchia non vano ai migranti quanto al mercato dei
migranti: polizia e
esercito
turchi, onlus locali, rivenditori autorizzati (catene di supermarket) nei campi
profughi, liberi ora di raddoppiare e triplicare i prezzi della disperazione. Ma
non si dice, che notizia sarebbe?
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