“Bonucci non mi ha dato nessuna testata. Sono stato
io a spingerlo”, dice l’arbitro Rizzoli del calciatore della Juventus. Ma le tv
e i giornali fanno vedere il contrario. Chi ha detto che l’occhio della tv ha
ragione? Come se non ci fosse una letteratura sterminata sulla “verità” dell’immagine.
Anche una tecnica, di cui l’Italia è maestra, da Torino (dove nacque il cinema)
a Roma.
O si adotta la moviola in campo a ragion veduta, per
aumentare il casino? Le discussioni libere nella “settimana”, su Sky e Rai,
sulle tv e le radio “libere”. A Roma i chiacchieratori professionali sono molti
di più dei tesserati delle due squadre cittadine, Roma e Lazio, contando fino
ai pulcini. Il business del calcio sarà la chiacchiera.
Si squalifica Higuaìn per quattro
partite, che si sa verranno ridotte a tre, e i giornali romani, “Messaggero”,
“Corriere dello Sport”, tifano contro.
Cioè per la squalifica integrale, senza sconto. Perché la quarta partita è
Napoli-Roma.
Dimenticano per questo anche l’odio
contro la Juventus, per il testa a testa Bonucci-Rizzoli.
Higuaìn in tv supereccitato conferma
l’impressione che si usino sostanze eccitanti. Non proibite, oppure tali che
sfuggono all’antidoping se non assunte continuativamente. La stessa impressione
che si ha vedendo correre una squadra per novanta minuti ininterrotti, e poi la
partita dopo vederla abulica: deve smaltire?
Rai 2 propone in prima serata il Gran
Premio di Formula Uno di cui tutti già sanno tutto, anche se non hanno visto la
diretta su Sky. Per non fare la “Domenica Sportiva” che invece farebbe un
grande pubblico. Solo tafazzismo?
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