sabato 28 maggio 2016

Alice nelle meraviglie celtiche

La prima versione di “Alice”, l’originale: quella orale, trascritta, con disegni d’autore, e regalata a Natale a Alice Lidell con questa copertina: “A Christmas Gift\ to a dear Child\ in memory\ of a  Summer Day”, e il risguardo: “Alice’s Adventures under Ground”.
Prima di approdare al “Paese delle meraviglie”, la bambina curiosa aveva vissuto la propria avventura “Under Ground”, nel sottosuolo. Nel “dorato pomeriggio” di un giorno d’estate, il 2 luglio 1862, Carrollo\Dodgson era in gita in barca sull’Isis, da Folly Bridge, vicino a Oxford, a Godstow, insieme col reverendo Robin Duckworth, e le figlie del decano Liddell, Dorina, Edith e Alice, con la governante. La gita restò memorabile soprattutto per i racconti del reverendo Dodgson alle bambine. Qualche mese dopo il reverendo le trascrisse in bella copia, adornandole di molti disegni, e ne fece regalo a Alice, la più curiosa e intraprendente delle sorelle.
Il prezioso volumetto è la riproduzione anastatica del manoscritto, testo e disegni, con la traduzione e una introduzione di Adele Cammarata, tanto succinta quanto pregnante. Specie dove trova ad “Alice” una derivazione dalle fantasie celtico-druidiche. Per echi forse irriflessi ma evidenti. L’albero che nei disegni di Carroll\Dodgson qui affianca la porticina da cui passerà Alice nasce da un gioco di parole, un identità: quercia e porta sono unificate nel celtico duir. La stessa parola, duir, quindi quercia e porta, è il mese lunare celtico che va da 10 giugno al 7 luglio. Il reverendo Dodgson frequentava George McDonald, lo scrittore dei miti e del fantastico celtico, e noti pittori Pre-Raffaelliti, che prediligevano miti e leggende celtiche. Il titolo della storia fu a lungo “Elfland”, prima che “Wonderland”: “Alice nel  paese degli Elfi”..
I disegni di Dogson\Carroll Cammarata trova senz’altro del “genere horror”. Non delicati e nemmeno gradevoli. Ma con un’Alice, in fondo al manoscritto, più vera di quella di Tenniel: “Era bruna, e portava i capelli con la frangetta e la riga nel mezzo”, invece della bimba bionda, con la fascia sulla fronte e il grembiulino di Tennant. E con lei molto altri personaggi, molto diversi da come Tenniel ce li ha poi fatti immaginare. Per un fatto semplice: che la prima stesura di “Alice” è sicuramente “a chiave”, molti nomi corrispondono a personaggi reali: il Pappagallo è Lorina (Lory, equivalente di “Loreto”), l’Aquilotto è Edith (Eaglet), il Dodo è Do-dogson stesso, l’Anatra il rev. Duckworth.
Lewis Carroll, Alice underground, Stampa Alternativa, remainders, pp. 165 € 5

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