Gadda era anche
semplice. E quasi un giornalista, seppure placido – ma obbediva alle esigenze
redazionali – e geniale. Anche queste prose d’occasione fa stupefacenti. Sotto
questo titolo è ripreso il volume Einaudi 1964, confezionato in fretta per sfruttare
il successo di pubblico del “Pasticciaccio” con due vecchie raccolte di prose
di viaggio, “Le meraviglie d’Italia” e “Gli anni”.
Una raccolta con
questo titolo era già stata pubblicata in edizione limitata da Ricciardi nel
1961. Evocando insieme “Il Petrarca a Milano”, presso la Certosa di Garegnano,
e l’ultimo “rifugio”, il Cimitero Maggiore di Milano. C’è molta Lombardia, ma
anche molto Abruzzo, straordinariamente simpatetico, e il Sudamerica vero dell’Ingegnere,
non quello sbertucciato della “Cognizione del dolore”. Sempre lamentando alla riedizione
1961, nella dedica a Raffaele Mattioli, il banchiere mecenate, fatiche e dolori,
ma rivendicando l’impegno: “Rapide e poi quasi a caso recuperate immagini d’una
annotazione che fu attenta negli anni e comunque veridica, ma soverchiata dalla
fatica e dal dolore”. In realtà si diverte e diverte.
È nella nota
bibliografica all’edizione Einaudi che Gadda esponeva le vere piccole miserie del
Grande Autore. Il libro è composti di articoli per “quotidiani, riviste,
almanacchi”. Quindici già ristampati,
con un breve inedito, da Parenti a Firenze nel 1939, “tiratura 405 copie”.
Otto, con un altro inedito, col titolo “Gli anni”, sempre da Parenti: “tiratura
200 copie”. Quattro, insieme ad altri di
queste due raccolte, in “Verso la Certosa”, Ricciardi, 1961. Le raccolte sono
variate a ogni edizione, ma l’essenziale viene in fine: “L’autore contribuì
alle spese di stampa delle edizioni Parenti de «Le Meraviglie d’Italia» e de «Gli
Anni», come già a quelle delle edizioni solariane de «La Madonna dei Filosofi»
e del «Castello di Udine»”. La raccolta del 1939, “Le Meraviglie d’Italia” aveva
pubblicato con una dedica alla madre. Una ferrea costanza, malgrado la fatica –
e un figlio anche amoroso, malgrado i dolori.
Carlo Emilio Gadda,
Verso la Certosa, Adelphi, pp. 249 €
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