domenica 8 maggio 2016

Le meraviglie di Gadda

Gadda era anche semplice. E quasi un giornalista, seppure placido – ma obbediva alle esigenze redazionali – e geniale. Anche queste prose d’occasione fa stupefacenti. Sotto questo titolo è ripreso il volume Einaudi 1964, confezionato in fretta per sfruttare il successo di pubblico del “Pasticciaccio” con due vecchie raccolte di prose di viaggio, “Le meraviglie d’Italia” e “Gli anni”.
Una raccolta con questo titolo era già stata pubblicata in edizione limitata da Ricciardi nel 1961. Evocando insieme “Il Petrarca a Milano”, presso la Certosa di Garegnano, e l’ultimo “rifugio”, il Cimitero Maggiore di Milano. C’è molta Lombardia, ma anche molto Abruzzo, straordinariamente simpatetico, e il Sudamerica vero dell’Ingegnere, non quello sbertucciato della “Cognizione del dolore”. Sempre lamentando alla riedizione 1961, nella dedica a Raffaele Mattioli, il banchiere mecenate, fatiche e dolori, ma rivendicando l’impegno: “Rapide e poi quasi a caso recuperate immagini d’una annotazione che fu attenta negli anni e comunque veridica, ma soverchiata dalla fatica e dal dolore”. In realtà si diverte e diverte.
È nella nota bibliografica all’edizione Einaudi che Gadda esponeva le vere piccole miserie del Grande Autore. Il libro è composti di articoli per “quotidiani, riviste, almanacchi”. Quindici già  ristampati, con un breve inedito, da Parenti a Firenze nel 1939, “tiratura 405 copie”. Otto, con un altro inedito, col titolo “Gli anni”, sempre da Parenti: “tiratura 200 copie”.  Quattro, insieme ad altri di queste due raccolte, in “Verso la Certosa”, Ricciardi, 1961. Le raccolte sono variate a ogni edizione, ma l’essenziale viene in fine: “L’autore contribuì alle spese di stampa delle edizioni Parenti de «Le Meraviglie d’Italia» e de «Gli Anni», come già a quelle delle edizioni solariane de «La Madonna dei Filosofi» e del «Castello di Udine»”. La raccolta del 1939, “Le Meraviglie d’Italia” aveva pubblicato con una dedica alla madre. Una ferrea costanza, malgrado la fatica – e un figlio anche amoroso, malgrado i dolori.
Carlo Emilio Gadda, Verso la Certosa, Adelphi, pp. 249 € 19

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