Grande scandalo in tutta Italia perché i
passanti a Roma hanno visto una ragazza bruciare e non sono intervenuti. I
passanti potevano salvare la ragazza. Alcuni si sono fermati per guardare ma
non sono intervenuti. Etc., tutte le elucubrazioni del caso. Spreco di pagine e
di prefiche – per lo più prefichi. Con tutti i precedenti dell’imbarbarimento
italico, spruzzi di sociologia del Millennio, richiami di antropologia: virtuismo sfrenato.
Mentre la verità è che “i passanti” erano due
ragazzi in scooter. Che non hanno visto una ragazza in fiamme ma solo due che
litigavano. E la mattina dopo, saputo dell’assassinio, sono andati
spontaneamente a denunciare quello che avevano visto.
Ma la notizia non era infondata. L’ha data la
giudice del caso, Maria Monteleone. A che fine? Tanto per dire una cosa? Ma è
vero che non c’è valore che non sia epidermico – virale: non si apprezza altro.
Meglio se infame.
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